XVIII edizione Le Giornate della Scuola Medica Salernitana, convegno sulla prevenzione e i Big Data sabato 21 al Grand Hotel Salerno.

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DOMANI Sabato 21 ottobre, alle 9, al Grand Hotel Salerno, si terrà il Simposio Internazionale sul tema: “La prevenzione di precisione: dai Big Data, alla salute individuale”. L’argomento è di grandissima attualità. Il Simposio riunisce un gruppo di esperti di livello mondiale in vari campi tra loro strettamente correlati; genomica, epidemiologia, microbiochimica, informatica biomedica, medicina preventiva, politica sanitaria ed etica medica, che forniranno ai partecipanti un’ampia visione delle promesse e dei potenziali importanti problemi derivanti dall’impiego dei “Big Data” nella prevenzione di precisione, attraverso analisi e riflessioni prospettiche sul ruolo della Prevenzione e sulle modalità future di attuazione.

Nella prima sessione, moderatori Mario Capunzo, direttore del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Salerno e Alessandro Weisz, docente di Patologia generale dell’Università di Salerno, interverranno Lucio Miele, dell’Università della Louisiana; Luciano Milanesi, direttore dell’Istituto di Tecnologia Biomedica del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Giuseppe Longo; dell’Ecole Normale Supérieure di Parigi, docente presso l’Università di Boston. Nella seconda sessione, moderati da Attilio Maurano, direttore dell’Unità di Endoscopia Digestiva presso il plesso “Gaetano Fucito” dell’A.O.U. “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” e Carmine Vecchione, dell’Università di Salerno, interverranno Immaculata De Vivo e Alessio Fasano, professori dell’Università di Harvard, e Oscar H. Franco, dell’Università di Rotterdam.

 

Alle 14.40 la lettura magistrale di Ranieri Guerra, Direttore generale del Dipartimento Prevenzione del Ministero della Salute, che sarà introdotta da Roberta Chersevani, presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri. La terza sessione avrà come moderatori Guido Iaccarino, dell’Università di Salerno e Vincenzo Capuano, direttore del Dipartimento di Riabilitazione del plesso “Gaetano Fucito” dell’A.O.U. “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” e vedrà gli interventi di Carlo La Vecchia, dell’Università di Milano, Miguel A. Martinez – Gonzàlez dell’Università della Navarra e Roberto Ferrari, dell’Università di Ferrara. La discussione finale sarà moderata da Paola Rizzo dell’Università di Ferrara e vedrà la partecipazione di Mario De Santis, del Consorzio Mega Ellas, Luca De Franciscis, endocrinologo, Marina Picillo, ricercatrice di Neuroscienze all’Università di Salerno. Dopo la discussione, è prevista la lectio magistralis di Wylie Burke, dell’Università di Washington, introdotto da Bruno Ravera, già presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Salerno, direttore di “Salerno Medica”.

Quando ci ammaliamo, quando andiamo dal medico, in farmacia, in ospedale, quando discutiamo sui forum di salute, persino quando ci lamentiamo sui social network del raffreddore che ci affligge in cerca di ‘coccole’ e di conforto: tutti noi siamo, più o meno consapevolmente, generatori di ‘Big Data’ sanitari. Secondo la definizione data dal Decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, in riferimento al Fascicolo Sanitario Elettronico, infatti, per ‘Big Data Sanitari’ si intende l’insieme di dati e documenti digitali di tipo sanitario e socio-sanitario generati da eventi clinici presenti e trascorsi, riguardanti l’assistito.

Facile immaginare le strategie di prevenzione che i medici, gli epidemiologi, i genetisti, le istituzioni, i decisori politici potrebbero mettere in atto avendo accesso, incrociando e facendo dialogare tra loro questo enorme volume di dati ad alta velocità, complessità e variabilità.

E proprio agli scenari presenti e futuri della prevenzione basata sui Big Data, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo) e l’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Salerno hanno voluto dedicare le Giornate della Scuola Medica e Salernitana di quest’anno: si intitolerà infatti ‘Precision Prevention: from Big Data to Individual Health’ il Simposio internazionale che si svolgerà a Salerno, presso il Grand Hotel di Lungomare Tafuri 1, sabato 21 ottobre.

Così come la medicina di precisione impiega dati sui singoli pazienti per pianificare l’intervento terapeutico più adatto, così la prevenzione di precisione fa uso dei “Big Data” per studiare l’impatto dei fattori di rischio sullo sviluppo di determinate patologie all’interno di una popolazione e per identificare strategie atte a prevenirne l’insorgenza o per ottimizzare l’uso delle pratiche e delle risorse terapeutiche esistenti – spiega il presidente dell’Ordine di Salerno Giovanni D’Angelo, responsabile scientifico del Simposio, insieme al presidente della Fnomceo Roberta Chersevani, al genetista dell’Università della Lousiana Lucio Miele e all’epidemiologa di Harvard Immaculata De Vivo –  . Questo approccio, che utilizza sia dati genomici che ambientali,potrebbe costituire uno strumento eccezionale per generare modelli di rischio sempre più accurati in grado di fare predizioni, a lungo termine, sull’evoluzione e sull’esito delle patologie in esame”.

Tuttavia – continua D’Angelo -, affinché produca risultati utili, l’impiego dei “Big Data” deve essere basato su rigorose procedure analitiche e sulla qualità e specificità degli stessi. Inoltre questa grossa mole di dati generata su singoli individui potrebbe creare problemi etici e giuridici, di cui bisogna tener conto al momento di pianificare studi di popolazione”.

Il Simposio del 21 ottobre sarà preceduto, venerdì 20, dalla riunione del Comitato Centrale della Fnomceo presso la sede dell’Ordine e poi dalla consegna, presso l’Università, dei Premi internazionali della Scuola Medica Salernitana e dal Giuramento dei neoiscritti all’Ordine.