Belvedere di Villa Rufolo tutto esaurito e con tanti turisti stranieri arrivati a Ravello per omaggiare la star della tromba con i suoi Italian friends Dado Moroni al piano, Stefano Di Battista al sax, Francesco Ciniglio, il batterista partenopeo che da molti anni ha successo a New York e Carlos Henriquez al contrabbasso.
Serata perfetta per i cinque musicisti che nei giorni di prove all’Auditorium Niemeyer hanno potuto affinare l’intesa. Il risultato sono 90 minuti di grande jazz con tanto virtuosismo.
Repertorio misto, quello portato alle orecchie del pubblico della Città della musica che ha incrociato celebri standard americani con alcune incursioni nella musica italiana: struggente l’omaggio a Lucio Dalla con una rilettura molto riuscita di Caruso e a Ennio Morricone con Metti una sera a cena. Prima Invitation di Kaper e Washington, St. Louis Blu di W.C. Handy, Cherokee di Ray Noble, Caravan di Duke Ellington e dopo nei richiestissimi bis Madame Lily Devalier, tributo a New Orleans e Coco tributo a Django Reinhardt, pezzi di Stefano Di Battista in serata di grazia. Pubblico in visibilio e tantissimi i fan che hanno aspettato i musicisti per selfie e autografi.
Il Ravello Festival ha incastonato nella collana di gemme che è questa 70esima edizione, l’ennesima pietra preziosa. (ph Vincent Ruocco, Nicola Mansi)