Web 3, Tecnologie & Società 5.0, intervista a Daniele Citterio, CTO Infocert Spa

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In vista dell’evento “Web 3, Tecnologie & Società 5.0” che si terrà a Salerno il prossimo 28 Aprile, abbiamo intervistato Daniele Citterio, CTO di Infocert Spa, speaker del terzo panel del convegno dal titolo ” Blockchain e Tecnologie Web3“.

D: Web 3, Tecnologie e Società 5.0 un Workshop per mettere al centro della discussione una visione HUMAN CENTERED e le tecnologie come strumento abilitante di una nuova Società. Perché ha deciso di partecipare a questa iniziativa di Mediterraneo Lab 4.0?

Daniele Citterio: come partner tecnologico di MediterraneoLab ed appassionato di identità digitale ho accettato molto volentieri l’invito al Workshop: penso sarà un interessante momento di confronto nel quale provare ad immaginare alcuni degli impatti e benefici che l’avvento del web3 potrò apportare alla nostra società.

Sarà anche un’ottima occasione per raccontare il punto di vista InfoCert sull’evoluzione “human centered” dell’identità digitale e sulla transizione fra SPID/CIE e il nuovo European Digital Identity wallet

D: Le tecnologie disruptives stanno cambiando prodotti, servizi, modi di lavorare… quali impatti intravede sulla Società nel medio termine?

Daniele Citterio: parlare oggi di tecnologie disruptives significa indubbiamente parlare di AI: la rilevanza mediatica dell’intervento sanzionatorio del Garante Privacy nei confronti di ChatGPT ha evidenziato la grandissima attenzione sul tema da parte non solo degli addetti ai lavori ma di tutta l’opinione pubblica.  Attenzione sicuramente giustificata visto l’enorme impatto che le tecnologie di AI potranno avere nei prossimi anni: uno studio di PWC ipotizza per il 2030 un contributo dell’AI all’economia globale dell’ordine dei 15.000 miliardi di dollari.

Interessante provare ad ipotizzare “come” l’AI potrà cambiare la nostra società: in quali settori e con quali conseguenze per gli utilizzatori finali e per i lavoratori impattati dalla disruption.

Provo ad ipotizzare due scenari di impatto. Da un lato, per gli utilizzatori finali l’AI potrà favorire una maggiore varietà di prodotti e servizi disponibili stimolando la crescita domanda. Dall’altro l’impatto sul mercato del lavoro potrà essere di segno opposto in funzione del comparto: nell’industria produttiva l’incremento dei livelli di automazione potrebbe portare ad una diminuzione della domanda di manodopera. Al contrario nel comparto servizi l’AI potrebbe contribuire all’aumento della produttività individuale (vedi l’evoluzione dei prodotti Microsoft Copilot) senza penalizzare il numero di addetti.

D: In base alla Sua esperienza e alla luce delle recenti evoluzioni normative in ambito Europeo in particolare nella versione 2.0 di EIDAS, pensa che l’identità digitale decentralizzata giochi un ruolo chiave nel web3?

Daniele Citterio: è interessante osservare come la Commissione Europea ed il mondo Web3 si stiano muovendo partendo da estremi opposti verso una probabile convergenza di intenti. Da un lato con il nuovo regolamento EIDAS 2 la CE sta rivoluzionando l’approccio “centralizzato” tenuto fino ad oggi dagli stati membri per la gestione dell’identità dei cittadini (vedi SPID in Italia) per promuovere una nuova visione decentralizzata dell’identità digitale che consenta al cittadino di avere il pieno controllo dei propri dati personali e di deciderne la condivisione selettiva attraverso il proprio wallet digitale.

Sul fronte opposto, il web3 che nasce “decentralizzato” e si ispira ai principi di apertura, privacy e totale anonimato, sta iniziando comprendere l’importanza di un’identità certa degli utenti per potere erogare servizi a valore aggiunto. La spinta all’adozione dell’identità digitale nel mondo Web3 arriva principalmente dal mondo dei servizi Decentralized Finance (DeFi) che per assecondare la richiesta di controllo degli enti regolatori stanno introducendo processi tipici del mondo bancario (KYC, AML) che richiedono un’identificazione certa degli utenti. E’ facile prevedere un futuro prossimo nel quale ogni cellulare conterrà un digital wallet (una normalissima app) nel quale, esattamente come facciamo oggi con il portafoglio “fisico”, conserveremo credenziali di identità, crypto asset e valuta digitale.

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