Maurizio De Giovanni ,uno dei più grandi giallisti italiani , autore di romanzi di successo che hanno come protagonisti personaggi ormai famosi come il Commissario Luigi Ricciardi, le cui indagini sono ambientate nella Napoli degli anni ’30; l’ispettore Giuseppe Lojacono, che con la sua squadra indaga e risolve i casi nella Napoli contemporanea della serie “I Bastardi di Pizzofalcone”; l’antropologo Marco Di Giacomo che indaga nella Napoli sotterranea del libro, “I Guardiani” e Sara la ex poliziotta che ha il potere di leggere le labbra, ha ricevuto, giovedì sera, a Vietri sul Mare, nella storica e suggestiva sala dell’Oratorio dell’Arciconfraternita del SS Rosario, il prestigioso ” Premio Circolo della Stampa e Stampa Estera Costa d’Amalfi”, per la Sezione Cultura , dai direttori artistici dell’associazione culturale “La Congrega Letteraria”, Antonio Gazia e Alfonso Mauro.
De Giovanni prima di ricevere il premio ,insieme alla moglie , l’avvocato Paola Egiziano, che svolge un ruolo importante per lo scrittore napoletano, e al responsabile della “Rete” della “ Congrega Letteraria”, Francesco Citarella, hanno visitato le botteghe artigiane di Vietri sul Mare definita da De Giovanni :” Una perla meravigliosa della nostra Regione: sono felice di essere qui”. Prima della cerimonia di premiazione De Giovanni ha presentato il suo nuovo libro: ” Vuoto – Per i Bastardi di Pizzofalcone” che racconta la storia di una professoressa di Lettere che scompare nel nulla. I Bastardi di Pizzofalcone, a cui si è aggiunto un nuovo elemento arrivato dal Nord per l’assenza forzata di Pisanelli, la bellissima vicecommissaria Elsa Martini, decidono di indagare su questa misteriosa scomparsa . “Scopriranno che anche le vite più piene possono nascondere un vuoto incolmabile. Un vuoto che ha innumerevoli colori: uno per ogni paura, uno per ogni orrore. ” ha spiegato De Giovanni. Durante la serata è stato proiettato un video:” Scritti di Luce – Autori in Immagini e Parole” che fa parte di un progetto ideato dall’attrice e regista teatrale Brunella Caputo , che ha anche letto, mirabilmente, un capitolo del libro , realizzato insieme a Nicola e Armando Cerzosimo , con protagonista Maurizio De Giovanni che cammina per le strade e le piazze “vuote”, del Centro Direzionale di Napoli:” Il vuoto pesa più del pieno , un’assenza conta più di una presenza. Vuoto è uno dei miei romanzi più neri, più duri, ma non c’è un colpo di pistola , una goccia di sangue, una coltellata: c’è solo una scomparsa”. De Giovanni ha ricordato che “ I bastardi” sono tali perché ognuno di loro ha una problematica riconosciuta pubblicamente e ognuno di loro ha qualcosa che non perdona a se stesso “ e dato qualche anticipazione sulla terza serie de “I Bastardi di Pizzofalcone “ che vedremo su Rai1 nel 2020: ” Probabilmente nella seconda puntata sarà raccontata la storia di “Vuoto”. Ci saranno delle novità importanti che interesseranno Aragona e Pisanelli. Le storie personali dei personaggi della terza serie , saranno più forti di quelle della altre due : per dare ritmo alle puntate abbiamo conferito una caratteristica investigativa quasi ad ognuno dei personaggi”. Ad aprile uscirà, inoltre, il nono libro della serie dei Bastardi: “Rabbia per i Bastardi di Pizzofalcone “. Sarà pubblicato anche il dodicesimo romanzo, purtroppo l’ultimo, dedicato al Commissario Ricciardi:” La serie dei libri del Commissario Ricciardi è molto amata dai lettori, è quella più amata dopo quella di Montalbano di Camilleri, ma il commissario Ricciardi è un personaggio che non rimane fermo, sempre uguale, si evolve, e quindi ho il dovere di dare una conclusione a questa storia. Non sopporterei di vedere la noia negli occhi dei miei lettori. Preferisco essere minacciato di morte , ma i miei personaggi non sono dei bancomat”. De Giovanni ha raccontato di come sia diventato scrittore per caso:” Per trent’anni ho lavorato in banca. Prima dei miei quarant’anni non avevo scritto nulla. Alcuni amici, per scherzo, conoscendo la mia passione per la lettura, m’iscrissero a un concorso per giallisti esordienti che si teneva, a giugno, al Caffè Gambrinus di Napoli. Vinsi quella selezione del concorso e la settimana successiva partecipai alla finale a Firenze che vinsi con il mio primo racconto sul Commissario Ricciardi e da allora non sono più riuscito a fermarmi”. Ai tanti giovani presenti in sala De Giovanni ha consigliato di leggere:” La lettura è l’unica palestra possibile per l’immaginazione. La scrittura è fatta per attivare l’immaginazione dei lettori: se io leggo posso costruirmi un personaggio, un’ambientazione, una colonna sonora, e addirittura dei sapori e degli odori. E poi non ho mai visto un lettore protagonista di episodi di violenza. Credo che la lettura e la cultura siano anche un modo per diventare migliori . La lettura è assorbente ed esclusiva: non posso leggere e stare su Facebook o su Whats Up o pensare ai fatti miei. Leggere è come fare un viaggio, è divertirsi, in ogni libro c’è qualcosa di bello. Non credo a quelli che dicono di non avere tempo per leggere: il tempo per la lettura dovrebbero trovarlo tutti. E’ come dire che non si ha il tempo per respirare”. (FOTO DI NICOLA CERZOSIMO)
Aniello Palumbo