“Se saprai volare per, per un attimo che va. Per un anno, un giorno o per una breve eternità”. Sono i versi della canzone “Volare per”, scritta dal famoso cantautore salernitano Gianni Mauro, che sono stati dipinti, dalla ceramista Daniela Scalese, su una riggiola in ceramica realizzata dal Maestro ceramista Salvatore Autuori , che è stata apposta sul muro di uno degli edifici dell’antica “Piazza Mercato”, alle spalle del “Vicolo Passariello”. Ieri mattina il Sindaco Giovanni De Simone, il Maestro Salvatore Autuori e il cantautore Gianni Mauro hanno scoperto la riggiola tra gli applausi dei tanti ceramisti vietresi intervenuti. La piazza, nel 1998, fu oggetto di un intervento di riqualificazione voluto dall’Amministrazione Comunale dell’epoca guidata dal Sindaco Cesare Marciano che, insieme all’Assessore ai Lavori Pubblici Gerardo Liguori, chiamò il Maestro ceramista Salvatore Autuori per impreziosirla con le sue creazioni artistiche intitolate “Volare per”. Il Sindaco Giovanni De Simone ha annunciato che a breve sarà concessa la cittadinanza onoraria al Maestro Autuori: ” E’ nato a Salerno ma è sempre stato un vietrese”. L’avvocato Daniele Benincasa, Consigliere con Delega alla Ceramica, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa:” Da tempo stiamo portando avanti un discorso di valorizzazione della ceramica vietrese nel quale rientra anche l’apposizione di questa riggiola. A breve arricchiremo il “Viale dei Poeti”, nella “Villa Comunale “ con l’apposizione di una riggiola con una poesia di Franco Cinque. La ceramica è la nostra forza”.
Il giornalista e scrittore Vito Pinto, che ha ideato e curato l’iniziativa, ha raccontato, commosso, di essere nato in Piazza Mercato:” Quella sopra la riggiola che abbiamo inaugurato è la finestra della stanza dove sono nato! In questa piazza si teneva il mercato. C’erano personaggi come: donna Carmela, zi’ Margherita, “ Giuvann tabbaccher”, che era un pescivendolo; Mariuccia a fioraia. A questa piazza ho dedicato un mio pamphlet, pubblicato da Lucio Liguori, intitolato proprio “Volare per” che ha anche ispirato la canzone di Gianni Mauro”. Pinto ha ricordato la serata dell’inaugurazione della piazza con Sandro Nisivoccia e Regina Senatore:” In una calda serata di luglio del 1998 recitarono magistralmente alcuni versi. Ci furono anche dodici mandolinisti che tennero un concerto nell’affollata piazza”. Pinto ha sottolineato la grande valenza artistica del Maestro Salvatore Autuori:” A differenza di un artigiano che esegue lavori che conosce, in modo ripetitivo, lui inventa, crea. Ha un suo segno che lo distingue. Nella sua vita ha avuto vari periodi: quello della foglia, della fontana, della molletta, che esistono nella storia della ceramica di Vietri”. Vito Pinto ha anche annunciato che sarà ripubblicato a breve il libro capolavoro di Emilio Cecchi “Il Vasaio di Vietri”, con il commento di Vito Pinto, e un libro, edito da “Graus Editori” con tanti personaggi vietresi come il giornalista sportivo Gigino Amaturo. Il cantautore Gianni Mauro ha ricordato alcuni dei momenti della sua carriera artistica e spiegato come sono nati i versi di “Volare per” :” L’ho scritta per una breve eternità: anche per un attimo si può volare, è la nostra anima che vola”. Mauro oltre a cantare la canzone “Volare per” si è esibito in un breve concerto cantando anche la canzone “Tu fai schifo sempre” che presentò, insieme al gruppo teatrale de “I Pandemonium” a Sanremo, nel 1979, dove si classificò al decimo posto, e l’ironica canzone “Canto Malinconico” che, grazie ai suoi doppi sensi, è piaciuta anche a Renzo Arbore e Vittorio Marsiglia che l’hanno cantata, e a Stefano Bollani che l’ha riproposta nel suo programma televisivo “ Via dei Matti nº0”. Mauro, che vive a Roma con la moglie Pina, ha ricordato di essere stato l’autore di molte canzoni di Gigi Proietti, di Gabriella Ferri e di tanti altri artisti: ” Con Detto Mariano ho anche scritto le colonne sonore di tanti film”. Il Maestro Salvatore Autuori ha spiegato come ha realizzato la riggiola in ceramica delle dimensioni di 40×40:” C’è un gabbiano che vola verso la libertà. In questa piazza ho scritto del mio amore per Vietri che ancora continua ”.
Aniello Palumbo