Finalmente un risanamento vero e proprio che non si limita ad un ripascimento del litorale nella città di Salerno fine a se stesso ma ad una rinascita di un quartiere, Mercatello, nella zona orientale con un’azione concreta, che in tempi brevissimi ha reso possibile risistemare uno spazio pubblico grazie alla gestione di un’associazione sportiva e sociale” Club Canoa Salerno” capitanata da Adriano in arte “orafo” e artigiano orologiaio ma soprattutto persona animata dalla grande passione per lo sport e il canottaggio. Affacciarsi sul Lungomare Colombo in un tratto di spiaggia già diventata immensa in pochi mesi di lavoro continuo, che ha allungato la battigia, vedere in mare in questo anticipo di primavera, a febbraio, le canoe con bambini e persone di ogni età che imparano a gestire queste semplici ed antiche piccole imbarcazioni con disinvoltura già dopo le prime indicazioni di Adriano è uno spettacolo .
Il mare è cristallino e il vogare di questi ragazzi senza età ci riempie il cuore e gli occhi. Siamo ancora in piena pandemia, ma questa apertura verso l’orizzonte infinito del mare , in una città che sul mare dovrebbe investire in quanto risorsa che poche città vivono così vicino alle abitazioni, ai quartieri, non ha prezzo. Oggi più che mai osservare la delicatezza, la cura con la quale Adriano gestisce le canoe e la sua passione per questo sport con chi si avvicina per la prima volta a tavole da surf e a canoe, pagaie di ogni dimensione lascia passanti e osservatori attenti senza fiato. Nel rispetto di distanze e regole Adriano dopo aver tentato in ogni modo di far decollare l’Associazione “ Canoa Club Salerno” da lui presieduta, con la collaborazione di amici, di abitanti del quartiere è riuscito a restituire alla città un modo salubre di vivere il mare . La sua tenacia e la sua costanza sono l’esempio di chi non si è fermato davanti alla burocrazia, alle porte dei tecnici e della politica , delle istituzioni e delle difficoltà. Gli ostacoli esistono per essere superati con la forza delle braccia e lo sguardo lungimirante di chi crede ad un sogno nel cassetto tra orologi e meccanismi in disuso che possono riprendere a scandire gli attimi fuggenti e poi riprendere il cammino , per andare comunque avanti .
I corsi di canoa, surf e kayak per bambini, bambine, ragazzi, ragazze, adulti, anziani e amanti del mare sono aperti a tutti già da subito, da febbraio, in questa città che oltre l’inverno ha solo stagioni miti e soleggiate per nove mesi l’anno, quelli che bastano a partorire un figlio ma anche progetti per chi sa cosa sia l’attesa e il piacere del traguardo raggiunto. Adriano con la sua squadra di amici e colleghi è la prova vivente di chi non ha fermato il tempo come le lancette abbandonate di vecchi orologi in disuso, è abituato al lavoro e al sacrificio e sa che il sorriso di quei ragazzi da oggi lo ripagano di tutto ciò che ha saputo aspettare e sperare.
Gilda Ricci