Le nuove leve della viticoltura campana si uniscono in nome della sostenibilità. Un termine abusato per quanto attuale, un obiettivo sempre più presente nei planning delle aziende vitivinicole.
Come di tradizione il viti-enologo Sergio Pappalardo pone l’accento sulla viticoltura sostenibile, un approccio al suo mestiere che parte dall’attenzione alla terra ed alle sue esigenze e prosegue in una meticolosa cura della vigna, prima che dedicarsi al lavoro in cantina.
E le nuove tecnologie stanno dando una grande mano a chi si pone questi obiettivi, oltre alla necessaria e continua ricerca teorica e pratica. Sono due gli incontri che hanno portato il viti-enologo a decidere di promuovere “Obiettivo Sostenibilità”, un incontro tecnico in cui presenterà due realtà che intende sostenere e che a loro volta sostengono i suoi progetti: Maniola e Fertenia.
Si tratta di due realtà giovani e soprattutto molto all’avanguardia. “Maniola” è una realtà imprenditoriale impegnata nel monitoraggio ambientale, che si concretizza in una rete di sensori senza fili. Questi ultimi permettono di controllare il microclima in vigna e prevedere le infezioni patogene della vite.
“Fertenia” ha una storia di 10 anni ed ha già fatto storia per la produzione di fitofortificanti a estrazione vegetale. In particolare racconterà dei suoi sviluppi in tema di “nutraceutica” applicata alla vite. Un modo naturale per migliorare le difese della pianta attraverso la nutrizione.
Venerdì 17 maggio, alle ore 18, presso l’Azienda Enovit (Zona Industriale) di Tufo (AV), dopo l’introduzione di Sergio Pappalardo, seguiranno gli interventi dell’ingegnere Carmine Lia (Maniola) e di Roberto Conza (Fertenia).
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