Qualsiasi iniziativa di tutela presuppone che la vittima abbia acquisito la consapevolezza di avere un problema, abbia trovato la volontà di affrontarlo e sia disposta a farsi aiutare da qualcuno, possibilmente uno specialista e per tale motivo il metodo d’intervento prevede un preliminare colloquio con lo psicologo che tende ad accompagnare la vittima nel percorso di elaborazione degli eventi traumatici e nella successiva gestione e cura della patologia, ricevendo al tempo stesso l’opportuna formazione sugli aspetti comportamentali da assumere e sul riconoscimento dei sintomi della patologia (c.d. emersione del sommerso).
Solo successivamente, qualora la vittima abbia manifestato anche la volontà di perseguire il colpevole, l’associazione offrirà assistenza e patrocinio legale nei processi penali e nei procedimenti civili di separazione, di limitazione o esclusione della potestà genitoriale o altri che saranno ritenuti necessari.
Tutto nella prospettiva del reinserimento sociale della vittima che passerà anche attraverso ulteriori iniziative, quali eventi formativi e didattici nonché sopporto ed assistenza tecnica alle iniziative imprenditoriali nell’ottica di un radicale cambiamento di vita da parte della vittima.