Nell’ambito della manifestazioni per la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, si comunica che il 25 novembre, alle ore 10.00, presso il P.O. “Santa Maria della Speranza” di Battipaglia, si terrà il focus on “La violenza sulle donne”, organizzato dalla Direzione Sanitaria del Presidio, guidata dal dott. Mario Minervini, e dall’Unità Operativa Complessa di Ostetricia e Ginecologia.
Interverranno alla manifestazione il direttore generale Asl Salerno dott. Antonio Giordano, il direttore sanitario Asl Salerno dott.ssa Maria Vittoria Montemurro, il sindaco di Battipaglia dott.ssa Cecilia Francese, il comandante Compagnia Carabinieri di Battipaglia cap. Erich Fasolino, il presidente Inner Wehll Club Paestum avv. Anna Maria Esposito, la psicoterapeuta dott.ssa Gelsomina Ferrara.
La Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne è stata voluta dalle Nazioni Unite per diffondere la consapevolezza sulle quotidiane forme di violenza commesse sul genere femminile.
L’Asl Salerno, inoltre, ricorda che presso la UOSM di Pontecagnano Faiano (SA) è attivo il Centro per il Trattamento dei Comportamenti Violenti nelle Relazioni Affettive – TIME OUT, avviato a partire da settembre 2016 grazie ad un protocollo d’intesa tra la Asl Salerno, l’Associazione di Volontariato “A Voce Alta Salerno” e il “Centro Italiano Femminile ” sezione di Salerno.
La mission di tale struttura è quella di costituire un punto specifico e competente, in ambito sanitario, capace di dare una risposta appropriata alla violenza di genere rivolgendosi agli autori.
Time Out vuole affermare la prospettiva che per contrastare in pieno la violenza sulle donne bisogna lavorare anche con gli uomini che la esercitano; per questo, caratteristica fondamentale del percorso è il riconoscimento e la presa di coscienza verso la violenza commessa, un’assunzione di responsabilità verso i comportamenti agiti nei confronti delle partner e dei figli. La metodologia adottata dall’équipe fa riferimento al modello d’intervento sviluppato dal Centro ATV/Alternative to Violence di Oslo, che vanta un’esperienza trentennale nel campo, con una percentuale di successo del 70%. Ad esso fanno riferimento le 4 fasi del percorso, che seguono la valutazione e l’ammissione al trattamento: focus sulla violenza; focus sulla responsabilità; focus sulla storia personale del paziente; focus sulle conseguenze.
Attraverso la sua azione Time Out si propone di contribuire a ridurre e far cessare i comportamenti violenti, migliorare la sicurezza delle donne e dei minori, promuovere una cultura di possibilità di cambiamento, favorire l’assunzione di responsabilità, da parte degli uomini, verso le proprie azioni.