Tappa cilentana per il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, giunto ieri nella cittadina di Giungano in occasione dell’inaugurazione della nuova Casa Comunale. Primo traguardo raggiunto dal rinnovato mandato Palumbo che giunge a tre in seguito all’approvazione del Ddl Delrio.
Grazie al cofinanziamento dell’Unione Europea nell’ambito del Programma Operativo Interregionale ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO 2007 – 2013 – POI ENERGIA, la Casa Comunale sorta a Giungano è dotata di un impianto di geotermia che consentirà un risparmio energetico in kWh/anno di circa 85%.
“Vogliamo cambiare registro, vogliamo una Regione migliore – ha così esordito Francesco Palumbo – ma questo dipenderà dalla capacità di scegliere uomini concreti che hanno già fatto bene nelle loro città.”
Emblema del fare, sinonimo di concretezza, fautore del “modello Salerno”, il Sindaco Vincenzo De Luca ha suggerito, per l’area cilentana, la sua proposta di valorizzazione dei paesi dell’entroterra cilentano.
“[…] Il lavoro sarà il principale impegno programmatico che assumiamo – ha dichiarato il Sindaco De Luca – insieme alla viabilità. In seconda istanza, pensiamo ad interventi seri a favore della fascia costiera, come la valorizzare della balneazione che sarebbe dovuta arrivare dalla Regione Campania. E infine siamo impegnati per garantire l’umanizzazione della vita di queste zone.”
Non sono mancate parole amare nei confronti della Regione Campania soprattutto alla luce delle ultime manovre: “Ho sentito nei giorni scorsi che hanno risparmiato per la sanità. E grazie sapete come hanno fatto per risparmiare? Hanno chiuso gli ospedali, a cominciare da Agropoli, hanno mandato la gente in pensione e hanno risparmiato sulla sanità. È questo il risanamento? Risanamento è garantire ai cittadini del Cilento lo stesso diritto alla salute di coloro che abitano a Salerno, Napoli e Caserta. Non il taglio delle strutture ospedaliere.”
Nelle battute conclusive De Luca ha affrontato il delicato tema della disoccupazione giovanile che ad oggi in Campania sfiora quota 65%. Un problema che potrebbe essere almeno affrontato, finanziando, con parte di quei 2 miliardi e 300 milioni di euro che ci prepariamo a restituire all’Unione Europea nel 2015, progetti a favore della professionalizzazione dei giovani.
“Ma questo – ha concluso il Sindaco – significa avere gente che sa governare, non gente che si preoccupa di prendere voti e un minuto dopo non sa che farsene perché sta nelle istituzioni semplicemente per preparare la successiva campagna elettorale, non per risolvere i problemi delle comunità.”