dai consiglieri comunali di Vibonati Manuel Borrelli, Gaetano Capano e Gerardo Di Giacomo del gruppo Vivi il Tuo Paese riceviamo e pubblichiamo
La decisione di un singolo imprenditore di ospitare nella propria struttura persone immigrate, in attesa di identificazione, senza sentire l’esigenza di ascoltare il parere della cittadinanza e degli altri operatori commerciali rappresenta una decisione che certamente comprometterà l’immagine turistica del nostro territorio che già versa in condizioni disastrose per via della crisi economica. Così in una nota i Consiglieri del gruppo “ViVi Il Tuo Paese “Manuel Borrelli, Gaetano Capano e Gerardo Di Giacomo.
Invitiamo – continuano- l’imprenditore a rivedere, alla luce della delibera adottata dal Consiglio Comunale di Vibonati, la propria posizione che costituisce un grave precedente.
Siamo preoccupati perché il nostro Comune non è pronto ad ospitare un ingente numero di immigrati ed il loro arrivo avrà gravi ripercussioni sotto il profilo dell’ordine pubblico e della pace sociale.
Riteniamo- continuano- che il Consiglio Comunale avrebbe dovuto essere convocato già durante la scorsa settimana. Diverse sono, infatti, le voci che ritengono che sia stata già stipulata la Convenzione tra il privato e la Prefettura di Salerno.
Troviamo, inoltre, singolare che il Sindaco e l’amministrazione comunale non siano stati informati ed ascoltati e che siano venuti a conoscenza della problematica a giochi già fatti come dei normali cittadini. In altre circostanze il Prefetto ha sempre informato i Sindaci del possibile arrivo di persone migranti nei loro comuni.
Ribadiamo, ancora una volta, la nostra ferma contrarietà rispetto ad un’operazione che non ha nulla di umanitario o di filantropico.
Chiediamo, pertanto, alla cittadinanza di dichiararsi parte attiva e di partecipare attivamente alle azioni che il Comitato porrà in essere e di recarsi, ove sia necessario, in delegazione dal Prefetto.
Cercheremo di scongiurare questo pericolo in tutti i modi e ,laddove ciò non sia possibile ,chiederemo che vengano, quanto meno, applicate, anche al nostro comune, la quota stabilita da Anci e Ministero dell’interno di 2,5 migranti ogni mille abitanti (7-8 migranti per il Comune di Vibonati ) e la clausola di salvaguardia che rimette la governance in mano al sindaco, che può quindi decidere, insieme alla sua comunità, numeri, modalità e soggetti da coinvolgere per organizzare l’accoglienza sul suo territorio”.