“Il ministro del Lavoro Luigi Di Maio sulla vertenza della Città di Salerno è stato assente ingiustificato. Si tratta, tra l’altro, di un’azienda della sua regione”. È quanto affermato dal segretario del Sindacato unitario giornalisti della Campania, Claudio Silvestri, durante un dibattito dal titolo “Gli stati generali dell’editoria e il caso Salerno” che si è tenuto nell’ex chiesa di Sant’Appollonia a Salerno dove erano presenti i giornalisti e i poligrafici messi fuori dall’azienda che ha riportato il giornale in edicola con altri giornalisti.
“Il Sindacato dei giornalisti porterà entro maggio agli stati generali sull’editoria – ha continuato Silvestri – una propria piattaforma di proposte condivise con i colleghi. Riforme necessarie, alcune delle quali avrebbero impedito quanto accaduto ai giornalisti della Città”.
A rappresentare i colleghi sul palco Clemy De Maio, cdr della società in liquidazione e segretario provinciale del SUGC a Salerno.
“Il caso del quotidiano salernitano La Citta è un caso molto complesso. Un gruppo di primaria importanza come L’Espresso, dismettere il quotidiano che finisce in mano ad un gruppo di imprenditori locali i quali, ad un certo punto, espropriano la redazione del proprio giornale. È un caso assolutamente senza precedenti, per cui sono qui in rappresentanza dell’intero consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, portando con me un’onda di indignazione, oltre che la solidarietàche arriva da ogni parte d’Italia”, ha affermato il presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti Carlo Verna.
Per il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli: “Si tratta di un caso che riguarda non solo i colleghi duramente colpiti, ma riguarda tutti i giornalisti della Campania e italiani. C’e’ una preoccupazione generale in tutta la Campania per quanto accaduto a Salerno, perché vi è il timore che quello che accaduto qui possa ripetersi in altri luoghi”.
Oggi il consiglio comunale di Salerno ha espresso solidarietà ai colleghi cassintegrati.
Il testo letto in consiglio comunale a Salerno dal consigliere Giovanni Lambiase:
l Consiglio comunale esprime forte preoccupazione per quanto è avvenuto nelle scorse settimane nel mondo dell’informazione salernitana. Il 12 febbraio 2019, infatti, i giornalisti del quotidiano “la Città” che rientravano al lavoro dopo 5 giorni di sciopero, proclamati in seguito alla consegna delle lettere di licenziamento a quattro colleghi, hanno trovato la redazione chiusa.
Nel pomeriggio la società editrice del quotidiano, la Edizioni Salernitane srl – che nel novembre 2016 aveva acquisito il ramo d’azienda dal gruppo editoriale Gedi (ex L’Espresso) – ha comunicato lo scioglimento volontario e la messa in liquidazione della società stessa, la cessazione delle pubblicazioni (iniziate nel marzo 1996) e l’avvio delle procedure per il licenziamento collettivo dei 20 dipendenti (13 giornalisti, 4 poligrafici e 3 amministrativi), cosa che poi è accaduta.
Il 2 marzo scorso “la Città” è ricomparsa in edicola, edita da una nuova società, formata da persone e aziende riconducibili alle famiglie che avevano acquistato la testata dall’ex Espresso e con lo stesso direttore. Diciannove degli iniziali 20 dipendenti non sono stati riassunti finendo in cassa integrazione a zero ore. Inoltre, la sede della redazione è stata spostata da Salerno a Eboli.
Ai giornalisti, ai poligrafici e agli amministrativi cassintegrati, che questo giornale hanno fondato e fatto diventare, con grande professionalità e spirito critico, un bene comune di Salerno e della sua provincia, va la solidarietà del Consiglio comunale.