Il 17 aprile 2016 il popolo italiano sarà chiamato a votare per il Referendum contro le Trivelle in mare. L’invito è di votare SI’ per abrogare la norma introdotta dall’ultima Legge di Stabilità che permette alle attuali concessioni di estrazione e di ricerca di petrolio e gas che insistono nella zona di mare vicina alla costa di non avere più scadenza.
Fare Verde Campania, afferma Giuseppe Solla, presidente regionale del sodalizio ecologista, invita a votare SI al Referendum perché è l’occasione giusta per sensibilizzare i cittadini. Non solo per dire NO alle trivellazioni (anche entro le 12 miglia), ma soprattutto per dare una direzione energetica al nostro Paese che non può certamente essere quella fossile, basata sul petrolio. Energia rinnovabile e riduzione dei consumi per lasciare un ambiente più sano alle generazioni future. Fare Verde, che ha aderito al Comitato nazionale “Vota SI’ per fermare le trivelle, sarà impegnata in questa campagna referendaria per dare voce a chi non può difendersi da solo.
Al Referendum del 17 Aprile inviteremo i cittadini a votare SI’, conclude Solla perché vogliamo che il nostro Paese prenda con decisione la strada che ci porterà fuori dalle vecchie fonti fossili, innovi il nostro sistema produttivo, combatta con coerenza l’inquinamento e la febbre del Pianeta.
Il Governo, rimanendo sordo agli appelli per l’Election Day, che avrebbe permesso l’accorpamento del Referendum con le elezioni amministrative, ha deciso di sprecare soldi pubblici per 360 milioni di euro per anticipare al massimo la data del voto, puntando così sul fallimento della partecipazione degli elettori al Referendum.
Il Governo sta scommettendo sul silenzio del popolo italiano! Noi scommettiamo su tutti i cittadini che vorranno far sentire la loro voce e si mobiliteranno per il voto. Invitiamo tutti e tutte: organizzazioni sociali, istituzioni territoriali, imprese che investono sulla sostenibilità, singoli cittadini/e, giovani e anziani a mobilitarsi con entusiasmo e creatività per far vincere il SI’.