Dal 5 al 20 agosto va in scena VeliaTeatro, la rassegna sulla espressione tragica e comica del teatro antico che quest’anno dedica la XXI edizione a Leo de Berardinis, attore teatrale, a dieci anni dalla sua scomparsa che è stato protagonista ed innovatore del teatro italiano a partire dagli anni ’60. Nuova edizione e nuova location solo per l’edizione 2018: VeliaTeatro si svolgerà infatti nei teatri della Fondazione Alario ad Ascea Marina, nel cuore del riconosciuto patrimonio dell’UNESCO: il Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano
VeliaTeatro, rassegna nata nel 1998, realizzata con il sostegno della Regione Campania, Società Campana Beni Culturali (SCABEC), del Polo Museale della Campania, Comune di Ascea, Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano con una proposta di alto livello, a cominciare dall’Edipo Re di Sofocle letto da Gabriele Lavia (5 agosto) e La favola di Amore e Psiche con Monica Guerritore il (18 agosto).
Per il teatro antico (tragedia e commedia, invece: Gli uccelli di Aristofane, Antigone di Sofocle, Troiane di Euripide e Miles gloriosus di Plauto. Per il teatro sperimentale verrà rappresentato, invece, Edipostanco, un singolare allestimento tra tragedia greca e commedia dell’arte.
La costante qualità della proposta teatrale, in uno dei luoghi più suggestivi del territorio salernitano, fa di VeliaTeatro un progetto di promozione culturale integrato a tutti gli effetti coinvolgendo atenei, scuole, giovani, appassionati del genere, turisti che da vent’anni partecipano sempre numerosi alle serate che sono introdotte da studiosi provenienti da diversi atenei italiani.
VeliaTeatro è organizzata dall’Associazione Culturale Cilento Arte ed è realizzata con il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, dell’Università di Milano, Ente Parco Nazionale Cilento Vallo di Diano e Alburni, Fondazione Filiberto e Bianca Menna, Unipol Banca, Ente Provinciale per il Turismo di Salerno, Pro Loco Ascea.
IL PROGRAMMA
DOMENICA 5 AGOSTO 2018
GABRIELE LAVIA LEGGE EDIPO RE
“Edipo re” è una tragedia di Sofocle, ritenuta il suo capolavoro, nonché il più pragmatico esempio dei meccanismi della tragedia greca. La data di rappresentazione è ignota, ma si ipotizza che possa collocarsi al centro dell’attività artistica del tragediografo tra il 430 e 420 a.C. circa.
Il testo di Sofocle, che sviluppa tutta la sua tragedicità tra il contrasto e la conflittualità costantemente presenti e tra il senso ingannevole di Edipo e il senso dettato dall’omniscienza dello spettatore e del lettore, è stato tradotto nel 1947 da Salvatore Quasimodo che ha reso magistralmente il livello linguistico-espressivo col fine di evidenziare l’assurdità della situazione. La lettura di Gabriele Lavia che ha già curato più volte sia la regia sia l’interpretazione di Edipo Re, sarà fortemente coinvolgente ed emotiva.
LUNEDI 6 AGOSTO 2018
IL MILES GLORIOSUS
di Plauto
Traduzione e regia di Marinella Anaclerio
con Flavio Albanese, Stella Addario, Antonella Carone, PAtrizia Labianca, Loris Leoci, Tony
Marzolla, Dino Parrotta, Claudio Castrogiovanni, Luigi Moretti
Pirgopolinice è un fantasioso sbruffone, un gioioso pavone, esagerato, spudorato e vitale. Ha due debolezze: le donne, meglio se sposate, e l’adulazione. Ha rapito e tiene segregata una giovani meretrice e non fa altro che millantare meriti ed imprese. La distanza tra ciò che è e ciò che crede di essere è tale da irritare profondamente chiunque abbia un po’ di buon senso. In una Efeso simile all’originale si consuma la sua tragicomica truffa.
MERCOLEDI 8 AGOSTO 2018
GLI UCCELLI – NUBICUCULIA, LA CITTA’ IMPOSSIBILE
di Aristofane
adattamento e regia di Cinzia Maccagnano
Con Luna Marongiu, Dario Garofalo, Marta Cirello, Rossana Veracierta, Oriana Cardaci, Raffaele Gangale, Cinzia Maccagnano, Chiara Pizzolo, Cristina Putignano, Lucrezio de Seta, Franco Vinci.
Due ateniesi, Pisetero ed Evelpide, lasciano la loro città divorata dalla passione vendicativa della giustizia e dall’ossessivo desiderio di colonizzare popoli e territori e vanno in cerca di un luogo che rinnovi la perduta età dell’oro, quando gli uccelli, padroni del tempo, erano sovrani di una patria dolce e materna, senza leggi né violenza. Ma l’utopia dura poco, perché Pisetero, via via, ristabilizza nella nuova polis l’ordine del nomos a cui si era ribellato dove gli uccelli “dissidenti” vengono trasformati in un arrosto succulento mentre quelli accondiscendenti si mettono al totale servizio degli uomini.
LUNEDI 13 AGOSTO 2018
ANTIGONE
di Sofocle
adattamento e regia Giuseppe Argirò
con Jun Ichikawa, Maurizio Palladino, Renato Campese, Maria Cristina Fioretti, Carmen Di Marzo, Silvia Falabella, Filippo Velardi.
Antigone è uno dei testi classici che più rappresenta l’essenza stessa del tragico. La giovane protagonista della tragedia sofoclea si ostina a voler seppellire il corpo del fratello Polinice contro la volontà dello zio Creonte che ne vuole punire il tradimento. Antigone, che difende i vincoli di sangue e le ragioni della pietà familiare, si scontra con l’ottusità della ragione di Stato, incarnando il diritto “naturale” contro quello “positivo”, rappresentando l’ideale dell’eroina tragica, capace di andare incontro al suo destino con consapevolezza e lucidità. Ancora una volta i Greci ci parlano da lontano e tracciano la via che unisce passato e presente. La produzione drammatica del quinto secolo a.C. attraversa diacronicamente il tempo e giunge integra nella sua idealità sino a noi. Da questa convinzione parte un progetto scenico che afferma il valore della riscrittura del tragico nel novecento.
MARTEDI 14 AGOSTO 2018
LE TROIANE
di Lucio Anneo Seneca
drammaturgia e regia di Giuseppe Argirò
con Renato Campese, Maria Cristina Fioretti, Cinzia Maccagnano, Maurizio Palladino e Alberto Caramel
Le Troiane costituiscono l’espressione migliore del talento drammatico di Seneca, contravvenendo all’ idea di una scrittura priva di azione. Protagonisti della tragedia sono i vinti: le donne troiane, testimoni di un eccidio etnico e culturale, simboleggiano la parte più vulnerabile della società, colpita senza pietà dalla guerra, da ogni forma di conflitto. Troia, infatti, potrebbe essere oggi qualsiasi città del Medio Oriente, basti pensare alla bellissima zona dell’antica città romana di Palmira devastata dalle orde barbariche del terrorismo islamico. L’analogia con la modernità è fin troppo evidente. La tragedia racconta da sempre l’olocausto dei popoli e l’insensatezza della violenza che diventa il principio disgregante dell’universo. Seneca aumenta la tensione drammatica, raccontando il sacrificio dei due ragazzi troiani Polissena e il piccolo Astianatte.
SABATO 18 AGOSTO
MONICA GUERRITORE
LA FAVOLA DI AMORE E PSICHE
di Apuleio
Riduzione e adattamento
Enrico Zaccheo e Monica Guerritore
Un favola popolare, spesso comica, semplice come le grandi opere raccontata da una grande interprete del teatro italiano. La lettura di Amore e Psiche può restituire in tutta la sua incredibile profondità e semplicità lo spessore di questo gioiello, il suo mistero, il suo “senso”: l’attrazione verso la bellezza assoluta (Dio), la sete di conoscenza, l’insistente ricerca di “sacro” che è presente nell’uomo in tutte le epoche. Ma alla divinità ci si accosta con umiltà, con fede. C’è bisogno di quel cambiamento di prospettiva, quell’azzeramento del già conosciuto che viene da sempre raccontato nelle fiabe come caduta-conversione-risalita.
DOMENICA 19 AGOSTO 2018
CONCERTO PER VELIA
TRIO CHAGALL
Il Trio Chagall formato da Catello Coppola (flauto), Simone De Pasquale (viola) e Adriana Cioffi (arpa) intraprende da subito un lavoro di ricerca che lo porta ad esplorare alcune tra le composizioni più complesse e a volte trascurate del repertorio da camera per flauto viola e arpa, unitamente ad un’accurata indagine sulla letteratura tradizionale.
LUNEDI 20 AGOSTO 2018
EDIPOSTANCO
di e con Marco Grossi
Partendo dalla convinzione che il teatro, in quanto tale, è un rituale senza tempo, uno strumento di diffusione e condivisione della conoscenza e delle verità più ataviche della natura umana, Edipostanco vuole accostare generi teatrali diversi per tempo e per modalità di rappresentazione: la tragedia classica e la commedia dell’arte che hanno come tratto comune il fatto di parlare alla pancia e al cuore della gente. La commedia al servizio della tragedia, i temi più profondi dell’animo umano veicolati da un racconto ironico e irriverente che non esclude la drammaticità ma sottolinea secondo modalità diverse da quelle tradizionali.
Info su navette e biglietti su www.veliateatro.it