Sabato 27 e domenica 28 agosto a Marina di Ascea (Salerno), nell’elegante cornice dell’Arena Zenone di Fondazione Alario per Elea Velia, si chiude la XXV edizione di VeliaTeatro Festival, con gli adattamenti contemporanei di due testi paradigmatici della classicità: “Lisistrata” di Aristofane, con i giovani della compagnia di ricerca La Mansarda Teatro dell’Orco, e “Edipo Re Make” di Cinzia Maccagnano, in scena, tra botole e macchine rotanti, un allestimento che unisce la modernità del linguaggio al rispetto filologico dello spazio scenico classico.
Sabato 27 Agosto ore 21.15
LISISTRATA
Adattamento Roberta Sandias
Regia Maurizio Azzurro
Scene Martina Picciola
Maschere Riccardo Ruggiano
Con Francesca Iovine, Valentina Elia, Diane Patierno, Federica Coppola, Roberta Sandias,
Paola Maddalena, Chiara Cianciola, Sebastiano Coticelli, Pasquale D’Orso,
Gennaro Di Colandrea, Antonio Vitale, Maurizio Azzurro e gli Allievi Attori del Laboratorio
Teatrale Permanente della Compagnia La Mansarda Teatro dell’Orco
Questa divertente commedia del greco Aristofane tratta in chiave ironica e divertente un tema attuale e scottante: la posizione delle donne rispetto alla guerra ed il desiderio della pace. Questo testo è considerato il primo della cultura occidentale che affronti il problema dell’emarginazione femminile. Il titolo della commedia deriva dal nome della protagonista, Lisistrata, “colei che scioglie gli eserciti”. La vicenda è nota: l’ateniese Lisistrata, per mettere fine alla lunga guerra del Peloponneso che travaglia la Grecia, convince tutte le donne elleniche a uno sciopero dell’amore di carattere ricattatorio e fa occupare dalle concittadine l’Acropoli, ove era conservato il tesoro della lega di Delo.
Domenica 28 Agosto ore 21.15
EDIPO RE_Make
Da Sofocle
Drammaturgia e regia Cinzia Maccagnano
Con Dario Garofalo, Cinzia Maccagnano Luna Marongiu, Cristina Putignano, Raffaele Gangale
Scene e costumi Monica Mancini
Consulenza musicale Lucrezio de Seta
Assistente alla regia Marta Cirello
Quello di Edipo è il dramma della conoscenza, il dramma di un uomo vinto dalla fatalità malgrado la sua volontà e la sua ribellione. E innanzitutto la ribellione avviene in sé stesso: è lui che evoca la ragione e poi l’istinto, creando dialoghi serrati, che diventano sempre più interrogatori, con Creonte e con Tiresia, quasi fossero voci interiori che lo tormentano e lo inducono a scavare nel conscio e nell’inconscio affinché la verità si palesi accecante come la luce. Edipo sa ed ha dimenticato, perciò intraprende un percorso dall’interno verso l’esterno che riporta se stesso e lo spettatore a quella Verità inevitabile, già presente. Il dentro e il fuori: il male è fuori come rappresentazione del dentro, e il dentro emerge e incalza. Il Coro sin dall’inizio è il fuori che spinge Edipo a trovare la causa di tanto male. La peste dilaga a Tebe come una coltre senza speranza che si spande per chiedere il suo tributo. La peste è un nero che tutto invade, come la visione della realtà da parte di chi ha un malessere. È la non-speranza. Edipo appare, nel cuore della notte, ai piedi del talamo nuziale, tormentato da incubi, pensieri ed echi di voci di popolo. Così comincia il suo viaggio iniziatico dal buio della sua esistenza al bagliore accecante del vero.
ARENA ZENONE – FONDAZIONE ALARIO PER ELEA VELIA.
Viale Parmenide – Marina di Ascea (Salerno)
BIGLIETTI € 20 / UNDER 12,00 € 10,00 – Acquistabili in teatro o su www.postoriservato.it
INFO: www.veliateatro.it – 334 3266442