Lunedì 22 agosto il Festival riprende nella cornice postmoderna dell’Arena Zenone con “Circe: Le origini” di Alessandra Fallucchi e Marcella Favilla, che propone un’immagine inedita e intima della maga raccontata da Omero, ispirandosi ai testi contemporanei di Madeline Miller e Margareth Atwood.
Martedì 23 e mercoledì 24 agosto, la rassegna torna tra le pietre dell’Acropoli per due importanti serate, che vedranno la filosofia nuovamente protagonista nel luogo in cui è nata la scuola eleatica. Al centro, “giustizia e legge”. Si comincia con “Il Viaggio di Parmenide – Da I Frammenti di Parmenide di Elea”, un appuntamento che sarà aperto dall’intervento di Mauro Tulli (professore associato di Grammatica Greca dal 1998 presso l’Università di Pisa), di Emanuele Stolfi (Professore ordinario di Diritto romano e diritti dell’antichità presso l’Università di Siena) e di Luigi Vecchio (professore di Storia greca presso il corso di laurea triennale in Beni culturali e di Epigrafia greca presso il corso di laurea magistrale in Archeologia e culture antiche dell’Università degli Studi di Salerno). Dopo l’introduzione, Gianluigi Tosto proporrà un’emozionante lettura scenica del poema nella traduzione di Angelo Pasquinelli, accompagnato dall’arpa di Adriana Cioffi. Il terzo e ultimo spettacolo in scena al Teatro Antico sarà “Adèlphia. Ismene Antigone Polinice”, endofasia (dal greco ἔνδον – interno e ϕάσις – voce) per corpo e voce ispirata all’ Ismene di Ghiannis Ritsos e all’Antigone di Sofocle, con un riferimento alle profonde riflessioni di Massimo Cacciari sul tema. Nel ‘discorso interiore’ proposto da Paola Tortora, le voci dei personaggi si fondono per incarnare il legame della fratellanza (Adèlphia), il sentimento la cui mancanza è causa di tutti i contrasti più laceranti della ‘tragedia perfetta’.
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Lunedì 22 Agosto ore 21.15 Arena Zenone – Fondazione Alario per Elea Velia. Viale Parmenide – Marina di Ascea
CIRCE: LE ORIGINI
di Alessandra Fallucchi & Marcella Favilla
Con Alessandra Fallucchi
Scene e Costumi Sara Bianchi
Musiche Massive Attack
Luci Beppe Filipponio
Regia Marcella Favilla
Ci sembra di sapere tutto della storia di Circe, la maga raccontata da Omero, che ama Odisseo e trasforma i suoi compagni in maiali. Eppure esiste un prima e un dopo che ne fanno uno dei personaggi femminili più complessi della tradizione classica. Circe non è solo la maga che conosce le virtù e i poteri delle piante e che impara ad addomesticare le bestie selvatiche, è anche e soprattutto una donna di passioni. Partendo dalle fonti letterarie di M. Miller e M. Atwood abbiamo inteso dare un respiro più ampio e contemporaneo a questa figura femminile, riscattandola dall’immagine di semplice Femme Fatale. Ci interessa raccontare la Circe prima del famoso incontro con Odisseo, la Circe bambina e il percorso di trasformazione e cambiamento che la porterà a diventare non solo maestra di magie e filtri, ma soprattutto grande conoscitrice di sé stessa e dell’animo umano: una metamorfosi tutta interiore e moderna di questa “donna”, di questa “Dea dalla voce umana”. In tal senso l’elemento sonoro è fondamentale nello spettacolo, sia per la presenza di composizioni elettroniche che per l’uso della voce metallica del microfono. [Marcella Favilla]
Martedì 23 Agosto ore 21.15 Antico Teatro di Elea Velia – Parco Archeologico di Elea Velia
A/R navetta – Prima partenza ore 19,15 area parcheggio ingresso Parco Archeologico. Ultima partenza 20,45.
IL VIAGGIO DI PARMENIDE
dai Frammenti di Parmenide di Elea
Traduzione di Angelo Pasquinelli
Brevi interventi di Mauro Tulli, Università di Pisa; Emanuele Stolfi, Università di Siena; Luigi Vecchio, Università di Salerno
Lettura scenica Il Viaggio di Parmenide
con Gianluigi Tosto
Adriana Cioffi all’arpa
VeliaTeatro Festival ripropone la lettura e il commento di un testo frammentario molto difficile da interpretare e da ricostruire, ma di fondamentale importanza nella cornice che ci vede raccolti sulla costa del Cilento colonizzata dai Greci di Focea: il poema di Parmenide, il grande intellettuale vissuto qui fra il VI e il V secolo avanti Cristo, un poema scritto con la lingua e con lo stile di Omero e di Esiodo, che racchiude, nel fascino di ben costruiti esametri, dottrine decisive per la storia del pensiero dei Greci e, tramite Platone, per la storia del pensiero europeo. Il racconto, citato da Sesto Empirico, di un viaggio compiuto da Parmenide apriva il poema, un viaggio sul carro guidato dalle figlie del Sole per abbandonare le tenebre del non sapere, verso la luce del sapere. Dopo la sosta presso la porta di Dike, il racconto rievoca l’accoglienza di Parmenide presso la dea custode del sapere, in funzione di Musa, per l’investitura e per l’ispirazione. La dea subito distingue due campi del sapere o del non sapere, l’Aletheia, la verità, e la Doxa, l’opinione. [Mauro Tulli]
Mercoledì 24 Agosto ore 21.15 Antico Teatro di Elea Velia – Parco Archeologico di Elea Velia
A/R navetta – Prima partenza ore 19,15 area parcheggio ingresso Parco Archeologico. Ultima partenza 20,45.
ADÈLPHIA. Ismene Antigone Polinice
Endofasìa per corpo e voce
Di e con Paola Tortora
Ispirato a Ismene (Ghiannis Ritsos), Antigone (Sofocle)
E da riflessioni di Massimo Cacciari
Suggestioni di Angela Iannuzzi
Collaborazione artistica Teodoro Bungaro
Fotografi a Francesco Truono
Costumi Rosa Cammarosano
Scrittura Creazione e Regia Paola Tortora
Questa creazione dà vita a una parola che ama, comprende, accoglie, rinsalda, ma anche a una parola che lotta, scava, offende, uccide. Qui, Antigone e Ismene, le due sorelle dell’opera di Sofocle, oltre ogni tempo, si parlano interiormente per fondersi (a tal punto da essere incarnate da un’unica attrice) in quell’inestricabile legame che è Adèlphia, fratellanza! Quel sentimento la cui mancanza è causa di tutti i contrasti più laceranti della ‘tragedia perfetta’: obbedienza – ribellione, pìetas – potere, arcaicità – pòlis, destino – libertà… Mancanza che porta, senza né torto né ragione, tutti gli attori della feroce vicenda alle più estreme conseguenze delle proprie azioni. Conseguenze che, per l’eterno conflitto fra Legge e Giustizia che Sofocle affronta, qui trapelano evidenti dalle sofferte voci dei fi gli di Edipo: quella di Eteocle, voce assente, quella di Ismene. [Pola Tortora]
INIZIO SPETTACOLI ORE 21.15
BIGLIETTI € 20 / UNDER 12,00 € 10,00
Acquistabili su www.postoriservato.it oppure la sera stessa presso il botteghino dalle ore 20.00