“Il nome Cantera lo abbiamo copiato dal Barcellona Football Club – racconta il presidente Guido Tramontano. – Cantera significa “vivaio”. Il Barcellona Football Club ha fatto una cosa che molti elogiano e pochi fanno: investire sul vivaio. Ha allenato i suoi giovani, ha dato loro fiducia. E di lì a poco con loro ha vinto tutto. Ci è sembrato il migliore modello possibile ed allora abbiamo immaginato un luogo in cui i giovani potessero realizzare i propri progetti e sogni. Insieme all’assessore alle politiche sociali Nino Savastano, abbiamo riqualificato una palestra comunale di via Laurogrotto e abbiamo creato Cantera.”
Cantera è uno spazio di sviluppo e promozione giovanile, in cui giovani imprenditori possono creare e promuovere le proprie idee di prodotti e servizi, operatori del terzo settore perseguire i propri obiettivi umanitari, giovani artisti creare e mettere in mostra la loro arte. Lo spazio e l’organizzazione di Cantera sono a loro disposizione. La realizzazione dei loro progetti è la loro mission.
Cantera significa anche cantiere, ecco il perché dei colori dell’associazione, il giallo e il nero, quelli del work in progress.
“Ci siamo presi il rischio – aggiunge la responsabile comunicazione Rossella Benivento – di dare fiducia ai giovani artisti, alle loro visioni del mondo e di mettere in mostra le loro opere. Così abbiamo preso in mano un vecchio palestrone. E con olio di gomito e fantasia lo abbiamo e lo stiamo trasformando in quello che oggi è Cantera, un luogo dove i giovani possano esprimere se stessi, dove si incontrassero tante diversità, dove la dialettica tra menti e competenze arricchisse la persona.”
A Cantera è possibile realizzare convention, congressi, laboratori, expo, mercatini, raccolte fondi, concerti, spettacoli e ogni evento che l’immaginazione suggerisce. Basta inviare un inbox alla pagina facebook Canterasalerno o una mail all’indirizzo canterasalerno@gmail.com per fissare un appuntamento con un componente dell’organizzazione.
Domenica 2 novembre alle ore 21:00 ci sarà in concerto il duo dream pop greco Plastic Flowers, il cui sound è caratterizzato dall’uso massiccio di chitarre e sintetizzatori, insieme a drum machines e percussioni sperimentali. Uno stile che essi stessi amano definire “Innocent pop”, a difesa di un approccio alla musica vero ed onesto, mantenendo un gusto semplice.