di Gerardo Sano
Le province in attesa di una sempre più improbabile soppressione dovrebbero attendere ad alcuni servizi essenziali per la vita dei cittadini, fra le quali quello della viabilità secondaria.
La gran parte delle rete stradale interna, vale a dire quella che collega i piccoli comuni fra di loro dovrebbe essere competenza delle Amministrazioni Provinciali. Dico dovrebbe, perché visto il disinteresse e l’abbandono in cui versa la gran parte delle strade della nostra provincia dubito che gli attuali amministratori provinciali ne abbiano contezza.
Le doglianze, sul degrado e sull’impercorribilità delle vie di altre aree del salernitano, dal Cilento al Vallo di Diano, dalla Costiera Amalfitana agli Alburni sono state oggetto di interessamento e di denunce pubbliche da parte degli amministratori locali e da politici vari. Denunce spesso riportate ed evidenziate anche dal nostro giornale.
La Valle del Sele, al disagio della viabilità, annovera anche il silenzio dei politici e degli amministratori locali, tacciono i sindaci, impegnati ad annunciare inaugurazioni di incompiute, ignorano il problema i politici di qualsiasi estrazione. Eppure le strade provinciali di questo territorio versano in condizioni pietose, percorrere la provinciale che dall’uscita autostradale di Contursi Terme conduce alle aree termali ed ai paesi dell’Alta Valle del Sele è come partecipare alla Parigi Dakar, per non parlare della provinciale Oliveto Citra- Campagna.
Completamente abbandonate le strade provinciali per Laviano, Valva e Colliano. Una situazione sempre più insostenibile, manutenzione ordinaria inesistente, di straordinaria nemmeno a parlarne, interi tratti interessati da frane, restringimenti di carreggiate, spesso anche mal segnalati.
L’unico intervento effettuato dagli organi competenti è stata l’affissione di qualche cartello con il divieto di percorrenza ai Pullman ed ai camion, come nel caso della Contursi-Palomonte-Buccino.
Divieto che in prossimità dell’apertura dell’anno scolastico rende difficile il trasporto degli alunni dai comuni viciniori al polo scolastico di Contursi Terme. Forse è un nuovo modo per sopprimere le linee di autotrasporto, dopo tutto il caos che ha interessato il trasporto pubblico negli ultimi tempi.
Qualcuno scriveva del sud “tutto cambia perché nulla cambi”, motto, che ben si attaglia all’attuale amministrazione provinciale, affetta da continuismo con quelle precedenti, non solo nei metodi ma spesso anche negli uomini che la rappresentano.