A seguito di specifica richiesta, si è svolto stamane l’incontro tra le OO. SS. Confederali CGIL-CISL-UIL di Salerno e la Direzione Generale ASL di Salerno, coordinato dal Prefetto.
L’incontro è stato ritenuto schietto e propositivo e si è convenuto tra l’altro di riprendere le relazioni sindacali tra le Confederazioni e l’ASL attivando tavoli di verifica e di confronto sulle tematiche della sicurezza e delle vaccinazioni nell’interesse dei lavoratori, dei pensionati, dei cittadini. Tutti presenti hanno convenuto che l’attuazione della campagna vaccinale rappresenta la prima, vera priorità. Le parti sono consapevoli che solo attraverso una diffusa e capillare vaccinazione dei cittadini, si potrà contenere la evoluzione dell’attuale fase pandemica, per poi pervenire alla sostanziale risoluzione del problema Covid. Particolare attenzione è stata riservata per le aree interne e per l’area cilentana.
A tutti è anche chiaro ed evidente il quadro di difficoltà della provincia di Salerno che consta di oltre 1.100.000 abitanti distribuiti sull’ampia superficie con notevoli differenze di carattere orografico e cinematico e residenti in 158 comuni.
E’ risultato evidente che le 53 sedi vaccinali aperte dall’ASL di Salerno non sono sufficienti e che esse devono essere implementate facendo rete sul territorio con gli studi associati dei medici di medicina generale. Comunque positivo l’impegno del Direttore Generale ad un rapido e prossimo incremento.
Utile anche il coinvolgimento delle farmacie presenti. Il quadro d’insieme emerso dalla riunione mostra questi dati:
I numeri della provincia di Salerno:
– 154.000 vaccinazioni c/o ASL;
– 33.000 vaccinazioni c/o H Ruggi;
– 53 sedi vaccinali in provincia di cui 4 in Costiera;
– 20.000 vaccinazioni settimanali;
– 4/5.000 al giorno
Cilento
– su 65.000 ultraottantenni 60.000 vaccinati
In provincia
– riferito alla classe 70/79 anni di età vaccinati 16.000
– over 80 vaccinati 60.000
-personale scuola vaccinati 23.414
Assunti: operatori contrattualizzati c/o ASL a tempo determinato per Covid19 circa 300 unità di cui 180 infermieri, in attesa di nuovi operatori.
Prossimo utilizzo di altri operatori provenienti dal piano Arcuri – Protezione Civile pari a n. 255 medici più 144 figure del Settore.
Il Direttore Generale, dopo il proprio articolato intervento, con orgoglio ha avuto modo di affermare che, ad oggi, l’ASL Salerno è la prima in Campania per numero di vaccinazioni effettuate.
Ha giustificato alcuni ritardi in parte derivanti dal numero di vaccini disponibili per la inoculazione.
A fronte di questi dati, è emersa come preponderante la necessità di inserire, con rinnovate modalità, anche di carattere metodologico e logistico, il ruolo dei medici di base e la relativa presa in carico dei soggetti vaccinandi; in particolare, per alcune categorie come: i fragili e gli anziani.
L’accordo regionale, sul punto, non sta dando i frutti sperati; ed esso, quindi va modificato in alcuni aspetti se, effettivamente, si vuole raggiungere un vero ed operativo accordo con le ASL di riferimento.
Il Prefetto, inoltre, ha dichiarato di essere ben disposto ad accompagnare e a coordinare i lavori per il prossimo tavolo tecnico, relativo “alle vaccinazioni sui luoghi di lavoro”, occasione questa utile anche per una prima verifica degli accordi sui pregressi protocolli atti a garantire la salute e la salubrità sui luoghi di lavoro.
I Segretari Generali Confederali di CGIL-CISL-UIL Salerno -Sessa, Ceres e Pirone- hanno dichiarato unanimemente di essere pienamente soddisfatti sui termini della discussione, delle valutazioni e degli impegni registrati nel corso del proficuo incontro odierno.
E’ stato ribadito ancora una volta tutto il proprio impegno a tutela dei cittadini, dei pensionati e dei lavoratori tutti.
Il Sindacato resta presidio di democrazia e di confronto per dare voce ai tanti, ai troppi soggetti privi di tutela e di rappresentanza.
La tutela della salute, infine, è obbligo di tutti noi per salvaguardarla.