Torna al Ravello Festival, quest’anno dedicato al tema dell’”InCanto”, il pianista e compositore Uri Caine che, dopo aver rivisitato le opere di Mahler, Wagner, Bach, Mozart, Beethoven, Schubert e Schumann, sabato 25 luglio presenterà “URI CAINE ENSEMBLE plays GERSHWIN”, un omaggio al padre del musical (Auditorium Oscar Niemeyer – ore 21.45 – posto unico 35 euro).
Il pianista di Philadelphia porterà in scena la sua rilettura dei grandi classici gershwiniani – a cominciare dalla celeberrima Rhapsody in Blue – insieme a otto musicisti scelti tra i più prestigiosi con i quali abbia collaborato durante la sua carriera: Theo Bleckmann e Barbara Walker (voce), Ralph Alessi (tromba), Chris Speed (clarinetto), Mark Helias (contrabbasso), Jim Black (batteria) e Joyce Hammann (violino).
Noto come straordinario “maestro della contaminazione”, Uri Caine ancora una volta abbatterà le frontiere dei generi musicali con il suo pianoforte, miscelando musica jazz, classica, rock ed elettronica, infine evocando le radici culturali ebraiche che l’hanno influenzato sin dall’infanzia.
“Rhapsody In Blue” è il lavoro più apprezzato di George Gershwin, una composizione classica che combina cinque melodie differenti e alterna il classicismo al jazz. Il brano è tuttora una delle composizioni più eseguite dalle orchestre di tutto il mondo, ed è stato reso celebre anche dal film “Manhattan” di Woody Allen e “Fantasia 2000” della Disney. Il progetto di Uri Caine intorno a Gershwin è stato al centro di un recente fortunato progetto discografico del pianista americano.
www.ravellofestival.com. Boxoffice: tel 089 858422 – boxoffice@ravellofestival.com
Sabato 25 luglio
Auditorium Oscar Niemeyer, ore 21.45
Uri Caine Ensemble plays Gershwin
Posto unico € 35
Uri Caine pianoforte
Theo Bleckmann, Barbara Walker voci
Ralph Alessi tromba; Chris Speed sax tenore, clarinetto; Joyce Hammann violino; Mark Helias contrabbasso; Jim Black batteria
BIOGRAFIE
Uri Caine uno degli “architetti” più intelligenti e sensibili della musica d’oggi, un geniale alchimista capace di rileggere i repertori di ogni epoca con intelligenza, cultura, humour. Cresciuto a Philadelphia, studia con il brillante (e sottovalutato) pianista francese Bernard Peiffer che lo spinge a rielaborare i pezzi secondo un approccio che si rivelerà basilare per lo sviluppo della tecnica e della teoria jazzistica. Studente universitario, entra in contatto con i grandi maestri che visitano Philadelphia. Trasferitosi a New York, inizia la sua carriera come solista. Nel 1992 incide il suo primo disco, Sphere Music.
Nel 2003 è direttore della Biennale di Venezia dove debutta con The Othello Syndrome, un lavoro di variazioni liberamente tratte dalla partitura di Verdi. Tra i suoi progetti più significativi degli ultimi anni, ricordiamo la composizione sugli orrori della guerra, commissionatagli dal Festival di Granada ed ispirata a Goya; le collaborazioni con John Zorn, Paolo Fresu, Mario Brunello; il Berio Project, commissionato dal Ravenna Festival; la prima esecuzione del progetto Wagner e Venezia a Potsdam e a Ravello; la nuova composizione con il Quartetto Arditti, dal titolo Twelve Caprices e Moonsongs, eseguito al Konzerthaus di Vienna. La sua discografia, ampia e ricca di opere importanti, viene indicata come snodo fondamentale della storia musicale contemporanea. Sonic Boom, in duo con Han Bennink, Rhapsody in Blue con il suo ensemble di New York, e Callithump sono i titoli delle incisioni più recenti.