“La cerimonia di oggi è il giusto riconoscimento ad un equipaggio che ha svolto un grande lavoro lungo tutto l’anno. Un lavoro di squadra importante per Amalfi che, sebbene comune più piccolo tra quelli partecipanti alla Regate storica, ha saputo primeggiare. La Regata rappresenta lo spirito della città di Amalfi, la capacità di sacrificarsi, mettersi in gioco e competere con realtà più articolate. Voglio ringraziare la città di Amalfi e i suoi atleti per aver scelto di iniziare qui al Campus la giornata di festeggiamento ufficiale, che si concluderà questa sera nella piazza centrale di Amalfi”.
Con queste parole il rettore Aurelio Tommasetti ha dato il benvenuto dell’Ateneo ai campioni della 63/a edizione della Regata delle Repubbliche marinare, la storica competizione che si è disputata lo scorso 3 giugno a Genova e ha segnato la vittoria dell’imbarcazione azzurra di Amalfi.
“Alcuni degli atleti del Galeone di Amalfi sono nostri studenti – ha detto il rettore – e questo è testimonianza della centralità dello sport all’interno della nostra Università. Puntiamo sullo sport come disciplina scientifica, come disciplina didattica, come grande aggregatore della nostra visione di università-comunità, come hub infrastrutturale, rispetto alla formazione di nuovi campioni che possono nascere e venire fuori dai nostri impianti sportivi; impianti che sicuramente dal prossimo anno saranno potenziati anche grazie all’importante investimento che il nostro Ateneo ha avuto aggiungere al finanziamento per le Universiadi 2019”.
«La regata per gli amalfitani è come la coppa del mondo – ha dichiarato il sindaco di Amalfi Daniele Milano. Sono felice che Università dia attenzione ad Amalfi e a questo evento. Mi sono laureato qui ed è un piacevole ritorno quello di oggi. Stiamo formando il territorio per produrre ancora più atleti per il nostro circolo. E già in questa squadra ci sono dei giovanissimi professionisti dello sport, vincitori di medaglie importanti a livello nazionale”.
A prendere poi la parola è stato il mister della squadra, il prof. Antonio La Padula, che ha dichiarato: «Quando mi è stato affidato il compito di allenare l’equipaggio del Galeone, ho capito sin da subito che occorrevano giusti tempi di allenamento e di recupero considerando che metà di questi ragazzi non sono atleti professionisti e affiancano al loro lavoro quotidiano questa passione per lo sport. Ho lavorato per creare una squadra di tecnici in zona. Oggi ce ne sono otto di primo livello. Rimbocchiamoci le maniche e stiamo vicino ai giovani che hanno bisogno di noi adulti».
Prima della cerimonia di consegna dei doni universitari, la parola agli atleti protagonisti della vittoria di Genova. «Avevamo un motore particolare barca: sono questi atleti, capaci di battere un equipaggio molto forte come quello di Genova» ha dichiarato il timoniere Vincenzo di Palma. «A settembre mi iscriverò a Scienze Motorie qui a Salerno. Ho gareggiato per la seconda volta sul galeone conquistando la seconda vittoria” – ha aggiunto il vogatore Alberto Bellogrado.
“Al di là del gesto atletico e dello spirito di squadra che si percepisce, quello che emerge con forza è la dimensione della formazione. La formazione è sempre la migliore garanzia per una programmazione di qualità” – ha così concluso il rettore.
La cerimonia si è chiusa con la consegna dei doni istituzionali di Ateneo all’equipaggio del Galeone e al Sindaco di Amalfi.