Domenica 18 novembre alle ore 9.30 gli operatori e animatori della Caritas, accompagnati dai Centri di ascolto, incontreranno i poveri nella Palestra del 3 Reggimento Guide di Salerno, dove si celebrerà la Santa Eucarestia e si condividerà il pane quotidiano spezzato in fraternità.
Invitiamo le parrocchie e quanti potranno di organizzare ognuno, secondo le proprie possibilità, un pranzo per i poveri, come momento di festa e condivisione.
Molti, dopo l’esperienza del primo anno, hanno sottolineato di aver riassaporato il calore di una casa, la gioia di un pasto festivo e la solidarietà di quanti hanno voluto condividere la mensa in maniera semplice e fraterna.
“Accogliamo anche quest’anno questa giornata e impegniamoci a farla diventare la giornata della gioia per la ritrovata capacità di stare insieme. Pregare insieme in comunità e condividere il pasto nel giorno della domenica.
Venerdì 16 novembre ci incontreremo al Convegno diocesano delle Caritas parrocchiali rivolto ai responsabili, animatori, a tutte le associazioni di volontariato e a quanti, come veri operatori della misericordia, quotidianamente e con discrezione, prestano servizio di assistenza alle persone che vivono queste difficili realtà.
Con questo Invito la Caritas diocesana, nei suoi membri, si rivolge a tutti i fedeli, singolarmente, attraverso le parrocchie e i gruppi di volontariato, perché rivolgano ancora di più lo sguardo verso i poveri, per ascoltare il loro grido spesso silenzioso ma espressivo, dallo sguardo eloquente, e dalla richiesta che qualcuno legga le loro necessità.
L’invito, comunque, è quello di non dimenticare che la povertà sociale sulla quale in questa Giornata si vuole portare l’attenzione, è solo una delle molteplici forme di povertà che l’uomo moderno patisce. Il povero al quale simbolicamente viene tesa la mano, come ricorda il logo della Giornata Mondiale dei Poveri, rappresenta l’umanità intera, che nell’esperienza quotidiana, sa di avere bisogno dell’abbraccio di Dio, quanto dell’attenzione e solidarietà dei fratelli.
Facendo tesoro della certezza che la povertà non è cercata, ma è “creata dall’egoismo, dalla superbia, dall’avidità e dall’ingiustizia; fai un passo anche tu verso il prossimo e non ritirare la tua mano.