A Torino hanno perso la boria. Viene alla mente un articolo di tale Andrea Bosco, uno dei tanti santoni italiani del giornalismo sportivo, che per evidenziare la forza del Villareal dopo che gli spagnoli avevano eliminato la Juve dalla Champions ed erano arrivati addirittura in semifinale, scrisse che i gialli iberici non erano mica la Salernitana d’Europa. Deridendo, così, una società e una piazza che avevano perso metà campionato perché messi dalla Federazione in condizione di non poter competere alla pari con le altre. Alla faccia dei principi dello sport. Ma Bosco, in queste ore, ci ricasca. Parlando delle proprietà straniere in A scrive che ormai solo Juve, Napoli e Lazio sono rimaste italiane. Dimenticando l’italianissima Salernitana di Danilo Iervolino e, per dire, altre proprietà comunque tricolori come l’Udinese, il Torino, la Cremonese, il Monza, il Verona, il Lecce. Insomma, questo è il livello di alcuni giornalisti sportivi italiani. Non sanno manco quali sono le proprietà della massima serie. Andiamo bene. Ad ogni modo da Torino arrivano segnali di rispetto per questa Salernitana e c’è preoccupazione per una sfida di campionato che si innesta tra due gare, decisive, di Champions. Soprattutto quella che si giocherà la settimana successiva a Torino contro il Benfica.