Rush finale per la VI Stagione di Prosache per il penultimo appuntamento si appresta ad ospitare il cantattore napoletano, Massimo Ranieri. L’artista, che per la prima volta approda a Giffoni, sarà protagonista alla Truffaut lunedì prossimo, 24 marzo alle 21, con “Viviani Varietà” per la regia di Maurizio Scaparro, con testi curati direttamente dal nipote di Raffaele Viviani, Giuliano Longone Viviani, e le elaborazioni musicali di Pasquale Scialò.
«Non ho fatto fatica ad immedesimarmi nei personaggi che ha creato Viviani – racconta Ranieri – perché sono nato al Pallonetto di Santa Lucia, un rione notoriamente povero, diseredato, proprio come le ambientazioni napoletane in cui Viviani scavava nel profondo, analizzando prostitute, poliziotti, assassini, ladri». Sulla stessa lunghezza d’onda Scaparro aggiunge: «Massimo ed io abbiamo scelto come grande testimone di questo mondo così ricco il grande Viviani e il suo teatro, privilegiando quella parte che nasceva o si sviluppava in quel vitalissimo giacimento culturale e musicale che per il Varietà era ed è Napoli, esplicito riferimento, nell’esperienza come nella parodia, al “teatro di prosa”, deformato con affetto o per necessità salutare di irrisione. C’era in quegli anni, come c’è oggi, un forte desiderio di cambiamento, di mettere in discussione con ironia, con lo scherzo, con la sorpresa, con il distacco anche malinconico, talvolta con la satira, lo stesso fare teatro».
LA TRAMA In scena il viaggio dall’Italia all’Argentina intrapreso dal commediografo partenopeo nel 1929 a bordo del piroscafo Duilio insieme alla sua compagnia per una tournée in Sud America. Lo spettacolo, che cade a 150 anni dalla nascita del Varietà, (un genere che ha cambiato la fisionomia del teatro in tutta Europa, esportando i suoi segni distintivi anche oltre oceano), si sviluppa tutt’attorno alle prove dello spettacolo di Viviani destinato agli emigranti italiani in America Latina e a tutte le peripezie affrontate per realizzarlo, in un continuo rimando al passato e alla memorabile stagione del Varietà. Ranieri e Scaparro ricompongono la galleria di ritratti in musica che Viviani ha disseminato nelle sue opere, riunendo nelle sale di terza classe del Duilio il popolo vitale e dolente degli scugnizzi, degli ambulanti, delle prostitute e della povera gente per farne i protagonisti e gli spettatori del varietà popolare che va in scena. Nella sala del piroscafo affacciata sul blu dell’oceano, scorrono le melodie più note del compositore di Castellammare; e Ranieri ed il nutrito cast di attori (Ernesto Lama, Angela De Matteo, Mario Zinno, Roberto Bani, Ester Botta e Ivano Schiavi) cantano in acustica, accompagnati dalla chitarra di Massimiliano Rosati, dal pianoforte di Flavio Mazzocchi, dal contrabbasso di Mario Guarini, dai fiati di Donato Sensini e la batteria di Mario Zinno. Le scene e i costumi sono di Lorenzo Cutùli e le coreografie sono affidate al grande Franco Miseria. Le luci del piroscafo sono a cura di Valerio Peroni.