La decisione scaturisce dai fenomeni di inquinamento che interessano il suddetto affluente, transitante nel centro di Sarno, già a pochi metri della sorgente, dove l’incuria non può passare inosservata.
All’iniziativa aderisce quest’anno anche la Rete in Difesa del Sarno di Castellammare di Stabia.
Il tuffo è divenuto un appuntamento importantissimo per gli ambientalisti della provincia di Napoli e di Salerno, che si riuniscono ogni anno per stabilire una linea comune per il Sarno e per manifestare contro l’abbandono del fiume, promuovendone la visione come risorsa.
L’appuntamento è Domenica 28 Giugno 2020 alle 10:00 nel parcheggio di Via Giacomo Matteotti, Traversa 2, a Sarno, dove il dott. Gennaro Barbato – presidente dell’associazione Spartacus – racconterà la storia del fiume.
“Bisogna intervenire per recuperare ogni anno metri di fiume e soprattutto bisogna incentivare il turismo vero, ad esempio trasformando il parcheggio nei pressi del Rio Palazzo – il cui utilizzo principale pare essere quello di portare i cani a passeggio – in un’area attrezzata con degli chalet” è la dichiarazione del dott. Barbato.
Chi è interessato a a partecipare può seguire gli aggiornamenti tramite il gruppo facebook “Scopriamo il Vesuviano, il Nolano e Sarno”, punto di riferimento per molti amanti del territorio.