Venerdì 25 settembre alle ore 18:00 presso il Marte, Mediateca arte eventi di Cava de’Tirreni, verrà presentato il nuovo libro “…e tu slegalo subito. Sulla contenzione in psichiatria” scritto da Giovanna Del Giudice, psichiatra che ha lavorato con l’équipe di Franco Basaglia a Trieste e direttore del DSM di Cagliari all’epoca della morte di Giuseppe Casu.
Il volume è edito da Alphabeta Verlag – Collana 180 (Archivio critico della salute mentale).
Ad organizzare la serata l’Associazione giornalisti “Lucio Barone”, con il coinvolgimento del Marte e dell’Ordine dei Medici della Provincia di Salerno.
«La storia di Giuseppe Casu è un emblema, non appartiene solo a Cagliari ma a una psichiatria che viola i diritti e la libertà fino alla morte. – racconta l’autrice in un’intervista- Tanti sono i morti per contenzione, intorno ai quali si è creato un movimento civico di familiari, operatori e medici che hanno detto “NO!”. Questi non sono trattamenti sanitari e non si può fare più ricorso alla contenzione. A Cagliari dopo il caso Casu è stata possibile una riduzione del ricorso alla contenzione e un cambiamento strutturale, allora bisogna parlarne e testimoniare perché l’esperienza di Cagliari porti all’eliminazione su tutto il territorio della contenzione stessa.»
Una serata attuale e ricca di contenuti, intensa, con la presenza non solo dell’autrice ma di tante voci di protagonisti della Sanità Campania, per prendere spunto dal libro e trattare tanti temi.
Alla presentazione, infatti, dopo i saluti del sindaco di Cava de’ Tirreni, Vincenzo Servalli, e del commissario straordinario Asl Salerno, Antonio Postiglione, relatori della serata saranno, Gabriele Bojano, giornalista del Corriere del Mezzogiorno, Salerno, Ettore Cinque, sub commissario al Piano di rientro sanitario Regione Campania, Walter Di Munzio, psichiatra, direttore del Dipartimento di Salute Mentale e presidente dell’associazione che ha organizzato la serata, Bruno Ravera, presidente dell’Ordine dei Medici di Salerno e Giuseppe Zuccatelli, presidente Agenas.
Un libro come scritto nella prefazione “straziante e bellissimo, percorso da una straordinaria passione della dignità umana, e da una sconvolgente descrizione dei fatti che crudelmente la lacerano in relazione all’utilizzo ancora attuale della contenzione in psichiatria nella quale, però, è in gioco la dignità dei pazienti. […] Uomini e donne immobilizzati e resi inermi. Ridotti a corpo biologico, a pura corporeità materiale. Riduzione non neutra, che indica direzione e senso, nei confronti dei quali l’indifferenza non può trovare giustificazione” si legge ancora e grazie al libro di Giovanna del Giudice e alle presentazioni partecipative si continua a lacerare il muro del silenzio e dell’indifferenza, un passo verso l’eliminazione della contenzione stessa come pratica sanitaria.