Nell’undicesimo secolo, Trotula de Ruggiero, medichessa della Scuola medica salernitana e scienziata molto originale, pubblicò un trattato sulla cosmesi a cavallo tra chimica e filosofia (femminista): l’editore Pietro Manni lo ha appena ripubblicato.
Domenica 21 dicembre alle ore 11 nella sala Capasso del Giardino della Minerva di Salerno, orto botanico della Scuola medica salernitana e museo regionale, Piero Manni presenta il libro di Trotula de’ Ruggiero L’Armonia delle donne.
Intervengono Erminia Pellecchia e Luciano Mauro. Letture di Marilina De Caro con l’accompagnamento musicale di Davide Landi e Laura Sica. Partecipa “Il Pettirosso”, piccolo laboratorio artigianale di cosmetici con ingredienti da agricoltura biologica del Cilento e Vallo di Diano.
Sinossi
Trotula de’ Ruggiero
L’armonia delle donne
Trattato medievale di cosmesi con consigli pratici sul trucco e la cura del corpo
Interventi di Eva Cantarella e Andrea Vitali
Saggio di Piero Manni
De ornatu mulierum, qui tradotto e presentato con testo a fronte, è il primo manuale di cosmesi del mondo occidentale. A scriverlo è Trotula de’ Ruggiero, allieva e poi magistra, nel secolo XI, presso la Scuola Medica Salernitana, autrice anche del De passionibus mulierum in, ante et post partum, trattato di ostetricia e ginecologia che ebbe grande autorità e fortuna per tutto il Medioevo.
In L’armonia delle donne Trotula dà indicazioni su come conservare e migliorare la bellezza femminile attraverso la preparazione di creme e infusi naturali. Oltre ad insegnamenti sul trucco, suggerisce come eliminare le rughe, il gonfiore dal volto, le borse sotto gli occhi, i peli superflui, come donare candore alla pelle, nascondere lentiggini e impurità, lavare i denti ed eliminare l’alitosi, e ancora tingere i capelli, curare screpolature di labbra e gengive, e anche “ut virgo putetur que corrupta fuit”, ossia come, con le erbe, riacquistare la verginità.
La cura estetica non rappresenta un aspetto frivolo, anzi: la bellezza di una donna ha a che fare con la filosofia della natura cui si ispira l’arte medica del tempo, ed è il segno di un corpo sano in armonia con l’universo.
In Appendice le piante officinali citate da Trotula: ancora oggi si trovano nelle campagne e in erboristeria.