Franco Battiato ha sempre fatto sperimentazione, ricerca, si è sempre messo in discussione, ma non sempre e non tutti, soprattutto all’inizio, quando nel 1972, con il suo disco “Fetus” faceva avanguardia pura, erano pronti a ricevere i messaggi che lanciava attraverso le sue canzoni, che erano ermetiche, criptiche, quasi magiche. A parlare del “ poeta della musica”, del “ profeta dell’infinito”, nel secondo degli “Incontri di Cultura” organizzati da , diretta artisticamente dal professor Antonio Gazia e da Alfonso Vincenzo Mauro, saranno il professor Alfonso Amendola, Docente di “Sociologia degli audiovisivi sperimentali” presso l’Università di Salerno, e il giornalista e critico musicale salernitano Carlo Pecoraro. L’incontro si terrà mercoledì 7 luglio, alle ore 19,00, presso i giardini dell’Hotel Bristol, della famiglia Mendozzi, grazie al sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Vietri sul Mare e della Pro Loco dello stesso Comune. Nella sua lezione – racconto, intitolata “Dalla Distopia al Pop attraverso la via del Sufi”, il professor Amendola analizzerà la crescita musicale di Battiato, mentre il critico musicale Carlo Pecoraro analizzerà quelle che sono state le trasformazioni musicali di Battiato: dall’avanguardia al Pop, contestualizzando il suo percorso musicale. L’omaggio trasversale a Battiato prevede anche l’ascolto di alcuni brani del maestro siciliano, morto l’8 maggio di quest’anno all’età di 76 anni, nella sua “Villa Grazia” a Milo , alle pendici dell’Etna, tra i quali “La Cura”, del 1996, una canzone di grande potenza emotiva attraverso la quale Battiato ha spiegato che ognuno di noi “E’ un essere speciale”.
Aniello Palumbo