Tre sogni in affitto, da sabato 26 al Teatro del Giullare.

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La Rassegna Teatrale NEO si sposta al centro di Salerno, scegliendo una “bomboniera” nel cuore della città: il Piccolo Teatro del Giullare. Da sabato 26 febbraio fino a fine rassegna sarà il Giullare ad ospitare tutti gli spettacoli in cartellone, come ci spiega il direttore artistico Gianni D’Amato «Abbiamo scelto un luogo che rappresenta sicuramente la storia del teatro salernitano con i suoi oltre 30 anni di attività e che potesse avvicinare tutti grazie alla sua posizione centrale»

Ad aprire il 2022 in questa nuova location lo spettacolo Tre sogni in affitto, scritto e diretto da Gianni D’Amato, da un’idea di Mauro Collina.

In un piccolo monolocale della periferia romana, due ragazzi – appena trasferitisi dal mezzogiorno – cercano di districarsi nel difficile mondo dello spettacolo. Ma Roma è cara e devono fare i conti con bollette e regolare sostentamento. Da aspiranti attori passano a lavorare come bibliotecario uno e “losco rappresentante” (di che cosa non è ben chiaro) l’altro.

Tra loro e il sogno del teatro, ci si mette la scaramanzia, uno specchio rotto e la comparsa di tre fantasmi… Scherzi e classici doppi sensi, della più antica e apprezzata scuola del teatro napoletano, fanno da sfondo ad uno spettacolo con un messaggio dal gusto amaro “di teatro si muore”.

Mauro Collina e Gianni D’Amato, che ritroveremo anche in scena, con questo testo denunciano la difficoltà del mestiere dell’attore, ma lo fanno con il sorriso sulle labbra e con un occhio alla tradizione napoletana.

La Rassegna Teatrale Neo – ideata e organizzata dalla Compagnia teatrale Le Ombre con la direzione artistica di Gianni D’Amato – proseguirà il 19 marzo con “Ad occhi chiusi”, una storia drammatica con al centro il tema della pedofilia portata in scena da Luca Pizzurro, direttore artistico del Teatro del Torrino di Roma e si chiuderà il 23 aprile con “Facciamo a pezzi Shakespeare” della compagnia Teatranti tra Tanti diretta da Alessandro Martorelli, in occasione della ricorrenza della morte del più grande drammaturgo di tutti i tempi.