L’assessore ai Trasporti e Viabilità della Regione Campania Sergio Vetrella ha presentato ieri il Ticket Integrato Campania(TIC), la nuova struttura tariffaria per il trasporto pubblico locale su base chilometrica, elaborata dall’ACaM (Agenzia Campana per la Mobilità sostenibile, ente strumentale della Regione Campania), che entrerà in vigore a partire dal primo gennaio 2015.
Si tratta di una vera e propria evoluzione del sistema di bigliettazione integrato UnicoCampania, adottato più di dieci anni fa e che, con il TIC, viene esteso e reso coerente ed uniforme su tutto il territorio regionale, su base chilometrica. L’introduzione del TIC rappresenta il primo passo concreto delsistema ITSC (Intelligent Transportation System Campano), che – grazie a una centrale di controllo all’avanguardia e all’utilizzo delle nuove e più moderne tecnologie del settore – consentirà progressivamente di automatizzare e potenziare le attività legate alla gestione ed attuazione dell’integrazione tariffaria, comprensive del monitoraggio puntuale dei flussi di traffico del sistema di trasporto pubblico, in funzione non solo del miglioramento della qualità dei servizi ma anche dell’efficientamento delle aziende, del sistema di informazione agli utenti, della sicurezza di infrastrutture, mezzi, passeggeri e lavoratori e della lotta all’ evasione, superando tutte le criticità del vecchio sistema.
Lo schema di integrazione tariffaria attualmente in vigore (UnicoCampania) – a fronte di indubbi vantaggi – è infatti caratterizzato da una serie di criticità da risolvere:
- Complessivamente a livello regionale il rapporto ricavi/costi è tra i più bassi d’Italia
- La percentuale complessiva di evasione è tra le più alte d’Italia
- I livelli tariffari dei servizi sono disallineati a causa della coesistenza di molteplici schemi
- I livelli tariffari non presentano un’univoca articolazione sul territorio: a parità di percorrenze sussistono differenti tariffe per lo spostamento
- Non è possibile, per l’utente, scegliere una tariffa diversa da quella integrata, anche se il suo spostamento non necessita di più mezzi di diverse aziende
- Bassa percentuale di utenti fidelizzati (scarso uso di abbonamenti).
Tra l’altro, la Legge di Stabilità 2013 (DPCM dell’ 11/03/2013) che definisce i nuovi criteri e modalità con cui ripartire tra le Regioni a statuto ordinario il Fondo Nazionale per il concorso dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale, anche ferroviario. Il principale parametro da rispettare per non subire un riduzione dei fondi è rappresentato dall’ incremento del rapporto dei ricavi/costi. Il nuovo sistema regionale – superando le criticità di quello precedente – è stato dunque costruito proprio per tener conto di questo parametro, senza il rispetto del quale, per legge, la Campania rischierebbe di ottenere una riduzione dei fondi per il trasporto pubblico locale.
Il nuovo schema tariffario Obiettivi del nuovo sistema sono i seguenti:
- Estendere i vantaggi e la diffusione dell’attuale sistema integrato
- Prevedere l’introduzione sistematica del titolo aziendale in modo da offrire ai cittadini maggiore scelta e ticket tarati sulle reali esigenze di spostamento degli utenti
- Uniformare tutte le tariffe ad un unico schema a partire da una struttura su base chilometrica
- Rendere oggettivi ed uniformi i criteri utilizzati per la costruzione delle aree urbane e suburbane
- Aumentare la quota degli utenti fidelizzati con formule di abbonamento particolarmente convenienti
- Combattere efficacemente l’evasione attraverso il coinvolgimento diretto di tutte le aziende e l’applicazione di nuove tecnologie
- Aumentare il rapporto ricavi/costi
- Aumentare i livelli di sicurezza e di conoscenza dei flussi grazie all’ITS.
“Questa importante innovazione – spiega l’assessore regionale ai Trasporti e alla Viabilità Sergio Vetrella – è frutto di un lungo e impegnativo lavoro dell’Acam e dell’Assessorato, ed è stato caratterizzato anche da una serie di incontri con Comuni, Province, aziende e associazioni di utenti e consumatori per condividerne le scelte, e apportare gli eventuali correttivi e i miglioramenti che dovessero essere suggeriti e che risultassero necessari. Per questo mi preme qui ringraziare tutti per la disponibilità dimostrata. Un metodo concertativo di condivisione dei processi decisionali ritenuto essenziale dalla Regione, per far emergere dal confronto la migliore soluzione possibile, allo scopo di favorire il trasporto pubblico, sia offrendo sempre maggiori opportunità ai cittadini, sia garantendo il necessario equilibrio economico per le aziende campane. Per questo motivo il nuovo sistema avrà una prima fase di sperimentazione, al termine della quale, sulla base delle rilevazioni effettuate e dei risultati conseguiti, si valuterà l’impatto del provvedimento, prevedendo eventualmente modifiche o affinamenti successivi”.