Chiude il reparto di Rianimazione a Cava. Il personale medico ed infermieristico è trasferito al reparto di Rianimazione Covid all’ospedale “Da Procida” di Salerno. Come si sottolinea nel provvedimento, sottoscritto dai vertici dell’azienda ospedaliera Ruggi, questo trasferimento, che sarà attuato “con decorrenza immediata ma in via temporanea per tutto il periodo di emergenza Covid”, si rende necessario a causa del “rapido incremento dei casi di infezione da Covid 19, con una altrettanto rapida occupazione dei posti letto in reparti Covid, che ha portato l’Unità di crisi regionale a definire un potenziamento dell’offerta di posti letto della rete Covid pubblica”. A Cava, dunque, rimarrà la guardia anestesiologica per garantire le urgenze.
Sappiamo bene che in tempi di emergenza si è costretti a ricorrere ad ogni mezzo, ma quello che ci dispiace constatare ancora una volta è che l’ospedale di Cava è sempre considerato una sorta di salvadanaio dell’azienda Ruggi, per cui quando c’è mancanza di personale si attinge sempre dai reparti cavesi, come è capitato già in passato e di recente proprio per Rianimazione, che circa un mese fa era stato privato di parte del suo personale, già dirottato al “Da Procida”.
Il nostro dito è puntato contro la politica regionale, che non ha saputo programmare questa seconda ondata di contagi, da tempo annunciati, e contro il sindaco Vincenzo Servalli che non riesce mai a dare risposte certe ai cittadini. Peraltro l’8 ottobre il consigliere Passa aveva già chiesto all’amministrazione, in un’interrogazione, di conoscere la sorte del reparto di Rianimazione e di sapere le misure che sarebbero state attuate per la sua salvaguardia: non ha mai ricevuto risposta.
Chiediamo ancora una volta al sindaco di farsi garante della salvaguardia dell’ospedale e del ripristino di tutti i suoi servizi.
I consiglieri di Siamo Cavesi
Marcello Murolo, Raffaele Giordano e Vincenzo Passa