Nuova tragedia occorsa in Costiera amalfitana, costata purtroppo la vita alla sventurata turista di Belluno, su cui è necessaria una riflessione.
Bisogna capire se si tratta solo di un fatto imponderabile o se, con la giusta previdenza e cautela, questa tragedia – come tante altre – poteva essere evitata.
Di certo nessuno può pretendere di prevedere un’onda anomala, ma è anche vero che, da giorni, i bollettini regionali segnalano ai sindaci costieri e alle autorità di Capitaneria di Porto di prestare la massima attenzione per il rischio di mareggiate.
In caso di fenomeni meteorologici quali mareggiata intensa, il transito o la permanenza in luoghi prospicienti la battigia o i moli possono determinare elevata pericolosità per l’incolumità delle persone.
“E’ per questo”, afferma l’avvocato Pierluigi Morena, dell’ufficio legale del Codacons Campania, “che chiederemo agli inquirenti di accertare se, ai fini precauzionali per la salvaguardia della pubblica incolumità, siano state adottate specifiche misure e attività di protezione civile”.
“I pericoli vanno previsti e poi, alle ordinanze deve seguire una seria attività di vigilanza volta ed eliminare i rischi che minacciano l’incolumità pubblica” ribadisce il Presidente Enrico Marchetti “perché non chiudere il molo? Perché non sbarrare l’accesso con vigilanza? E poi sono stati installati i cartelli di allerta? Tanti dubbi che meritano risposta”