Quando l’offerta supera di gran lunga la domanda, c’è il concreto rischio di fallimento per l’impresa che offre quel bene e quel servizio. Ed è quanto capita a Salerno dove, nonostante il mancato incremento demografico, si continua a costruire ed offrire appartamenti in quasi ogni angolo della città.
Ed inesorabilmente c’è chi ne paga le conseguenze. Come il complesso residenziale a Salerno est, zona Arechi, che ha subito ora il fallimento della società “Due Torri” del costruttore Nicodemi. Due Torri, appunto, da quattordici piani, realizzate con materiali “ecosostenibili” e che ora potrebbero essere una nuova cattedrale nel deserto della città di Salerno.
Dai quaranta metri quadri fino al 270 le dimensioni degli appartamenti. In totale circa 140 spalmati nelle due Torri, con un costo variabile a seconda del panorama: dai 3200 ai 4000 euro al metro quadro.
Poi piscine, campo da tennis e parcheggio interrato. Oltre alla vista fissa sul porto Marina d’Arechi. Una sorta di complesso residenziale di lusso ma con intorno il degrado di una zona abbandonata.
Eppure il progetto era stato fortemente sostenuto dall’amministrazione comunale dell’ex sindaco Vincenzo De Luca.
Però nonostante la pubblicità diretta ed indiretta del Comune di Salerno che attraverso l’ex sindaco Vincenzo De Luca e l’attuale assessore Mimmo De Maio, per la vendita degli appartamenti nella zona est di Salerno, per la società immobiliare il raccolto è stato quasi nullo.
Solo qualche anno fa lo stesso assessore De Maio fu protagonista di un apposito convegno tenutosi proprio all’interno delle nascenti Torri nei pressi dello stadio Arechi di Salerno, alla presenza del costruttore Antonio Nicodemi.
Alte quattordici piani, disegnate dall’architetto giapponese Hiraku Mori, prevedevano un modello costruttivo ecosostenibile, al punto da affascinare anche l’architetto Simone Sfriso, creatore a Venezia di un eco quartiere. Ma i primi problemi si sarebbero concretizzati fin dall’inizio, con una evidente difficoltà di trovare acquirenti interessati alle nuove abitazioni.
D’altronde, oltre l’impianto sportivo, la zona non offre ancora ad oggi servizi adeguati, rimandando così il decantato sviluppo dell’area Est di Salerno a data da destinarsi. Ed è questo uno degli elementi che blocca la domanda.
Per quanto possano essere belle, le costruzioni salernitane si bloccano davanti al contesto in cui vengono realizzate e ai servizi che quelle zone offrono.
E le due Torri ne sono la più concreta dimostrazione.