Venerdì 15 gennaio in più di un centinaio di licei classici sparsi in tutta Italia si tiene la Notte Bianca. Le scuole rimarranno aperte e si terranno letture dei classici, da Dante ai poeti latini e greci e in qualche caso addirittura nella lingua originale; poi proiezioni, recite di teatro e concerti patrocinati dai comuni. Insomma, tutto quello che ci è giunto prezioso dagli antichi e che rappresenta per noi un patrimonio infinito di bellezza. I ragazzi di terza media che tra pochi giorni dovranno decidere quale scuola scegliere, prima di effettuare le iscrizioni online 2016 alle superiori, potrebbero cogliere al volo questa occasione. Ma basterà a riaccendere i loro animi (e l’interesse) verso un liceo che è visto sempre di più come “vecchio” dai teenager tutti Social & smartphone? L’articolo di Skuola.net.
IL LICEO CLASSICO E’ “MORTO”? – Un tempo il liceo classico era infatti l’indirizzo scolastico più prestigioso, ma nel presente vive invece una situazione contraria in termini di presenze. Lo scorso anno, a esempio, balzò alle cronache il caso di un liceo classico, l’unico presente a Domodossola, che per mancanza di alunni non avrebbe avuto la classe di primo anno: i ragazzi erano appena sette, pochi per poter dare avvio ai corsi. Ora la Notte Bianca, tra le sue finalità, avrebbe pure quella di riavvicinare i ragazzi in questi giorni decisivi per le iscrizioni online alle superiori; ma sebbene lodevole e magari fortunata per partecipazione, l’iniziativa non può certo bastare a invertire una tendenza che, numeri alla mano, ha fatto parlare di “morte del liceo classico”.
LICEO SCIENTIFICO VS. LICEO CLASSICO – Ne è convinto Mario Rusconi, vicepresidente dell’Associazione Nazionale Presidi Italiani e a sua volta già professore di latino e greco. “La percezione è che il liceo classico sia un liceo vecchio – ci dice – legato eccessivamente all’insegnamento delle lingue antiche. Altre scuole, innanzitutto lo scientifico, vengono invece viste come più al passo coi tempi: si dà spazio alle lingue straniere, alle materie scientifiche, e non per ultimo favoriscono l’accesso a Ingegneria, Economia e Medicina. Reale o no che sia quest’ultimo aspetto, c’è questa percezione”. Ed èquesta che determina la scelta nel momento di procedere all’iscrizione a scuola.
UN LIFTING PER IL LICEO CLASSICO… – Eppure il liceo classico un certo fascino continua a mantenerlo, anche se rimane l’esigenza di un rinnovamento: “Io stesso mi sono diplomato in un liceo classico, come mio padre, come mio nonno – sostiene Rusconi – Ma in questi anni non è stato fatto molto per cambiare la sua struttura, per adeguarla ai tempi. È rimasta la percezione che sia un liceo vecchio, legato eccessivamente all’insegnamento delle lingue antiche. Bisognerebbe invece avere la forza di rendere più ampia l’offerta dei classici. Non è necessario avere una preparazione filologica in latino e greco; basterebbe poter leggere gli autori, conoscere grammatica e sintassi, il lessico, senza che lo sforzo sia dedicato alla traduzione”. E magari aprirsi alla tecnologia, alle lingue, agli scambi culturali. Ma di piani di riforma e modifiche non c’è traccia, e neppure sembrano essere in agenda: la Notte Bianca sarà almeno l’inizio di una nuova rotta? (ANSA)