Torna La Notte del Libro…in riva al mare, mercoledì 28 al Lido Ambrogio’s a Minori.

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Torna il 28 Agosto a Minori “La Notte del Libro…in riva al mare”. Promossa dalla XIV edizione di ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo, in collaborazione con Pro Loco e Comune di Minori, l’appuntamento alle ore 21.00 sul Lido Ambrogio’s con “L’uomo che sussurra alle alici. 28 ricordi e 32 ricette” di Pasquale Torrente edito da Catering, “Sette. 49 racconti e una storia” di Maurizio Sorrentino pubblicato da Solfanelli, “La naja che non volevo” di Renato Romano edito da Europa, “Dirigibili fossili” di Allegra De Falco pubblicato da Laura Capone.

Le ricette e i ricordi di Cetara, che sotto l’onda lunga delle alici è diventata a sua volta una meta gourmet, sono al centro del volume “L’uomo che sussurra alle alici”, e definiscono il piccolo mondo antico di Pasquale Torrente, chef del “Convento”, ristorante di famiglia nel chiostro di un convento seicentesco, dove la vita scorre con semplicità mescolando i ritmi delle persone con quello del mare. Un volume che si legge con leggerezza, oscillando tra i 28 ricordi e le 32 ricette che disegnano il cuore vivo di Cetara, i suoi profumi e sapori. Un viaggio nei ricordi delle lasagne di mamma Gilda  o della pasta al pomodoro di nonna Marietta, o ancora del calamaro ripieno a “salvare” una vigilia di Natale lontana da casa, o nella “genovese” che era un requisito indispensabile tra le abilità di ogni donna in cerca di marito.

Sette” di Maurizio Sorrentino si compone di 49 racconti e una storia. Si può dire in “nomen omen” dal momento che affrontano sette tematiche, ognuna con sette racconti. Sette rappresenta un numero ricorrente come i vizi capitali, le virtù, i mari, i sacramenti, i colori dell’iride, i giorni della settimana. Alla fine ci sono 49 racconti ed un filo conduttore, una sorta di fil rouge che li collega.

La naja, un tempo esperienza obbligatoria per tutti i giovani italiani, segnava il definitivo passaggio all’età adulta. In quei mesi si era lontani da casa – per alcuni era la prima volta in assoluto -, e si entrava in contatto con giovani provenienti da tutta Italia, e come in ogni caserma si instauravano rapporti di amicizia o di conflittualità. Ma la naja era soprattutto orari rigidi, disciplina severa, turni di guardia massacranti, punizioni e nonnismo. Eppure in “La Naja che non volevo”, racconto a trecentosessanta gradi della vita militare, Renato Romano coglie tutte le sfaccettature, anche le più insolite, restituendo un quadro di un mondo che per molti aspetti aveva un ruolo positivo nella formazione delle nuove generazioni.

La farfalla rappresentata in copertina di “Dirigibili fossili” della giovanissima poetessa napoletana Allegra De Falco è la trasposizione artistica della medesima ispirazione di cui l’intera raccolta di versi si nutre. Il cerchio è il limite empirico che determina “l’esser fossile” del soggetto, i suoi “limiti montuosi”, entro i quali si dispiega una illusione di libertà, di ampiezza, di sospensione. Le dense nubi blu sono state respinte con forza, e una luce percorre il corpo del lepidottero antropomorfizzato, colto nella sua inesausta brama di verità; la dinamicità di questo atto di repulsione e ricerca convive ancora una volta con una privilegiata visione frontale. Tra le ali, attraversate da stranianti fibre muscolari del colore dell’incarnato umano, si schiudono due occhi che sfidano il mondo, in alto, e due occhi introspettivi, i quali, più grandi e idealizzati, si scrutano vicendevolmente.