Vincenzo Di Capua è il nuovo preparatore atletico della Todis Salerno ’92, dove raggiunge l’allenatore Aldo Russo con cui ha già condiviso l’esperienza con i baby della HippoBasket Salerno e nei camp estivi. Trentatré anni, ex cestista di ottimo livello, ha giocato fino alla scorsa stagione in C Gold, ma vanta importanti esperienze anche in Serie B2, B1 e in A2 con Scafati.
Il ritiro dal basket giocato porta subito un’esperienza da preparatore di una squadra senior, dopo gli inizi degli anni scorsi con il settore giovanile. “Il fatto di aver già collaborato con Aldo Russo con i più piccoli mi dà una sicurezza in più perché so come lui imposta carichi di lavoro settimanali e programmazioni annuali. Siamo ampiamente rodati e in sintonia. L’emozione di assumere l’incarico in una squadra senior viene attutita da questo aspetto”, racconta Di Capua. Da (fresco) ex giocatore, porta una marcia in più nello staff: “Conosco bene ciò che può essere un po’ antipatico per le atlete. Quando si parte con la preparazione nessuno è contentissimo, il fatto di aver giocato per anni mi aiuterà a gestire anche problematiche di umore e a rendere più ‘sopportabili’ le sedute fisiche”.
La missione è subito di quelle eccezionali. Non solo nella pallacanestro, gli atleti inizieranno la prossima stagione con alle spalle mesi di inattività totale, figlia della pandemia e del lockdown praticamente mondiale. “Una situazione nuova, è la prima volta nella storia che gli sport si fermano per così tanto tempo, interrompendo le stagioni proprio nel periodo più impegnativo, a ridosso dei playoff. – spiega Di Capua – Durante il lockdown ho fatto parte, assieme a preparatori fisici più esperti come quelli del CSKA Mosca e dello Zalgiris, ma anche tanti italiani, di un gruppone per confrontarci sulla problematica. In pochi hanno risposte certe: dipenderà molto dalla testa e da come gli atleti si sono comportati nel periodo di fermo. Nello specifico nostro, l’idea è di iniziare già a fine mese con le atlete già sotto contratto che sono in città e monitorando le loro condizioni. Non si tratta di una vera preparazione, ma di un modo per avere un’idea sul lavoro da andare a svolgere in ben 12 settimane di tempo”.
L’entusiasmo di patron Angela Somma ha colpito anche il nuovo preparatore atletico delle granatine: “Non la conoscevo, mi è sembrata persona molto disponibile con voglia di affidarsi a professionisti. Questo mi fa molto piacere. Spesso ci si affida a chi viene da altre discipline: nei bilanci societari può essere positivo, però poi devi fare conto con tante problematiche che possono uscire fuori e che non sempre chi non ha vissuto sempre il mondo della pallacanestro può affrontare nel migliore dei modi”.
Mariana Duran Calvette resterà alla Todis Salerno ’92 anche nel prossimo campionato. La playmaker venezuelana ha firmato il rinnovo del contratto che per un’altra stagione la legherà al sodalizio di patron Angela Somma. Dopo un primo approccio molto positivo con l’Italia, la 27enne giocatrice ha convinto tutti ed è pronta ad alzare l’asticella.
“È stato davvero un peccato dover interrompere bruscamente il campionato proprio nel momento decisivo, in cui la squadra aveva iniziato anche a migliorare. Proprio per questo intendo rilanciare e ripartire da quanto di buono era stato costruito. – afferma Duran – Con coach Aldo Russo c’è stato subito feeling tecnico: mi sono sentita subito a mio agio e la squadra girava bene. Ai playoff avremmo potuto dire la nostra, ne sono certa. Sono rammaricata, come le mie compagne, di non aver potuto provare a giocarci il salto di categoria. Ho ottime sensazioni per la prossima stagione, se continuiamo sul solco intrapreso faremo molto bene. Vogliamo fare un campionato di alto livello”.
Numeri importanti per Duran in uno spogliatoio… sudamericano, grazie alla presenza anche delle argentine Cragnolino e Gomez: 245 punti messi a segno in 16 partite, una media di 15 a gara, e tante giocate importanti. Ora, la testa al campionato 2020/21 con l’obiettivo di tornare a indossare la casacca della sua Nazionale, la ‘vinotinto’. “È stato difficile vivere il periodo di lockdown, il destino non dipendeva da noi. – conclude – Anche in casa abbiamo provato ad allenarci, ma è stato difficile. Ora che ci stiamo ‘liberando’ un po’, mi sento meglio anche io e inizio a prepararmi con grande ottimismo al prossimo anno”.