La splendida Costiera Amalfitana cornice inedita e unica per la selezione dei migliori bartender italiani. Ha preso il via stamani a Maiori (Costiera Amalfitana) la seconda edizione della “The Maestro Challenge 2016, the cocktail competition”, la gara tra barmen ispirata alla straordinaria carriera di Salvatore Calabrese, “The Maestro”, il barman italiano più celebre al mondo.
Originario della Costa d’Amalfi, tra i padri della mixology mondiale, ha conosciuto il successo nella swinging London degli anni settanta, preferito dai personaggi del jet set internazionale e persino dalla.
Dodici concorrenti selezionati direttamente da Calabrese (che proprio quest’anno festeggia i cinquant’anni di carriera), giovani talentuosi provenienti dalle migliori realtà italiane pronti a mettersi in gioco con stile, innovazione e creatività, e che vorranno dimostrare tutto il proprio valore dietro e davanti il banco per aggiudicarsi la vittoria finale a colpi di shaker.
Si tratta di Alfonso Ferrara dell’hotel Le Fioriere di Praiano, Martina Cappetti (Mag Cafè – Milano), Christian Lorenzato (Bar Borsa – Castelfranco Veneto), Giosuè Pastore (Matinee Lounge – Maiori), Matteo Volonterio (Mister Magoo – Biscottino Cafè – Milano), Stefano Gambardella (Bistrot Pansa – Amalfi), Luca Menegazzo (Estremadura Cafè” – Verbania), Luca Casale (No Name – Hardcore Cocktail Club – Salerno), Francesco Palumbo (Meeting Place Bar – Roma), Salvatore Scamardella (Club Deco’ – Milano), Andrea Dipino (Grand Hotel Convento – Amalfi).
Due le donne in gara: Martina Cappetti del Mag Cafè di Milano e la salernitana Marianna Di Leo del Barba di Milano, fresca trionfatrice a “Mixologist – la sfida dei cocktail” il primo talent show dedicato all’arte del bartending.
Nella giuria presieduta da Calabrese un’altra leggenda italiana del settore, che a Londra ha fatto le sue fortune: Peter Dorelli. Con loro Leonardo Leuci, il coach di “Mixologist”.
Stamani (lunedì 20 giugno) le prime due prove nella meravigliosa location della Torre Normanna, postazione d’avvistamento del XIII secolo che domina la baia di Maiori. Sulla spiaggia privata i giovani bartender hanno dato sfogo ad estro e creatività, dando vita – al momento – a due ricette con sei prodotti simbolo della biodiversità della Costiera Amalfitana. Dal limone ai ricci di mare, dagli scampi ai fichi, miscelati con i distillati e le etichette di maggiore utilizzo. Poi la prova più singolare ma al tempo stesso impegnativa: la realizzazione di un drink, un wild shakerato (Campari, Wild Turkey Burbon e Oranga Bitter) a bordo di un motoscafo in navigazione con tutti gli imprevisti del caso.
Nel final show di domani (martedì 21 giugno) all’arena del Porto Turistico di Maiori, i concorrenti saranno giudicati anche in base ai risultati maturati il giorno precedente e nel rispetto di quattro parametri: gusto e balance, ovvero il sapore e l’equilibrio, la presentazione, poiché il rapporto tra bartender e cliente è parte integrante della professione, creatività, fondamentale per realizzare un cocktail interessante e innovativo e nome del cocktail, tra i dettagli non trascurabili nel mondo della miscelazione.
A condurre la competizione il giornalista Emiliano Amato: tra gli ospiti Bruno Vanzan, campione del mondo di flair bartending chenel mezzo della gara inscenerà una dimostrazione, Flavio Angiolillo, collega di Leuci a Mixologist, Giovanni Continanza, firma di punta del magazine di settore Bargiornale ed esperto di cocktail e miscelazione, il maestro pasticciere Salvatore De Riso e Patrizia Beretta per Campari Academy, premium partner della manifestazione.
L’evento gode del patrocinio del Comune di Maiori e della rivista di settore Bargiornale.
Leuci: «Organizzare una manifestazione come questa, una competizione tecnica, in una location del genere con una connessione totale col territorio è cosa unica. Non credo che esista neanche in quelle che si svolgono in zone caraibiche. Salvatore (Calabrese ndr) ci ha abituati a effetti speciali».
Angiolillo: «Sono felicissimo di essere stato invitato: è insolito vedere ragazzi che competono con i piedi nell’acqua! Delle volte mi chiedo se riuscirò a fare questo mestiere fino a una certa età, ma quando vedo un professionista che ha vitalità e freschezza dopo tanti anni di successi, penso di voler essere Salvatore Calabrese».
Beretta: «Campari non poteva mancare a un appuntamento così importante per il settore. Sempre attenta alle esigenze dei bartender e dei consumatori, ha come mission quella di formare nuovi talenti e fornire sempre ispirazioni nuove a professionisti consolidati per innalzare la figura professionale del barman in tutte le sue sfaccettature».