Distanti ottocento chilometri d’asfalto, eppure i loro destini da sempre navigano nello stesso specchio d’acqua, il Mare Nostrum. Separate da centinaia di miglia marine sul blu del Mediterraneo, eppure i loro occhi sembrano interrogarsi da secoli, e continuano nel tempo a incrociarsi e intrecciarsi in un’unica e comune rotta. È per questo che hanno deciso di interscambiarsi, unirsi, fondersi. Come se le due coste fossero una linea continua, una linea da riempire con una piattaforma d’iniziative che vuole essere una forma di cooperazione per lo sviluppo, la tutela e la promozione del proprio patrimonio storico, culturale, economico, gastronomico e turistico legato al mare.
Sono Cetara e Mazara del Vallo, il primo è il borgo marinaro in provincia di Salerno patria delle alici, della colatura e delle tonnare mentre il secondo è il centro siciliano regno dei pescherecci che navigano verso le coste dell’Africa e del gambero rosso. Eccellenze marine e marinare italiane che hanno deciso di unirsi nell’ambito dei finanziamenti del Feamp (Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca) 2014/2020, grazie a un’iniziativa studiata, programmata e voluta dalle amministrazioni comunali di
Cetara e Mazara del Vallo e sostenuta dall’Ue e dal Ministero agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. Il progetto si chiama “Tesori dal blu”, è un viaggio che nella sua prima edizione si divide in dieci appuntamenti, cinque a Cetara (dal 25 al 29 agosto) e cinque a Mazara del Vallo (dal 6 al 10 settembre), è un viaggio alla scoperta delle eccellenze del mare. In vetrina storie, uomini, risorse e territorio di due centri marinari dove la pesca è eccellenza, è un patrimonio unico di cultura, tradizione e gusto, è risorsa da tutelare, raccontare, salvaguardare, promuovere. È un viaggio tra temi, saperi e sapori da una costa all’altra del Mediterraneo d’Italia, è soprattutto un punto comune da dove osservare lo stato del mare, condividere tematiche, risolvere problemi, tracciare una rotta che superi lo stato di crisi del settore e dia nuovo smalto ai due centri. Cetara e Mazara del Vallo si fanno così avanti a braccetto, cercano così quel cambio di rotta non più rinviabile, il loro passato e il loro presente vanno in cerca di un futuro sostenibile. Racconteranno della bellezza e della ricchezza delle proprie coste, della loro economia, delle loro tradizioni legate al mare. «Il luogo dove vi è più energia al mondo è quello dove l’elemento acqua si unisce all’elemento terra. In riva al mare, al sole», scriveva nel sedicesimo secolo Paracelso.
Nel 2023 le coste, quelle di Cetara e Mazara del Vallo, sono luoghi di meraviglia dove poter davvero guardare quello che si ha davanti. E decidere come agire. Insieme. Dandosi forza, sostegno, facendo fronte comune. Se fosse uno slogan, si potrebbe urlare “La pesca che non si arrende, la pesca che resiste”.
“Con impegno, passione e competenza – dichiara il Sindaco di Cetara Fortunato Della Monica – stiamo portando avanti una serie di eventi divulgativi per offrire un momento di approfondimento sull’economia blu e le tradizioni alimentari locali e costiere che hanno fatto la fortuna della dieta mediterranea, come quelle legate al mondo dei piccoli pelagici, cercando di dare respiro e futuro a questo interscambio proattivo interconettendo il Mare, le Tradizioni locali, lo sviluppo e la sostenibilità”.
Ed ecco allora la prima edizione dell’iniziativa. “Tesori dal blu” si dividerà tra la Campania e la Sicilia prima che l’estate faccia spazio all’autunno. Riunioni, convegni, seminari, conferenze, workshop contest, show-cooking, laboratori didattici, degustazione di prodotti ittici, percorsi del gusto, convegni, seminari e spettacoli. Sono solo alcuni degli appuntamenti in calendario (dal 25 al 29 agosto a Cetara, dal 6 al 10 settembre a Mazara del Vallo): dieci giorni da non perdere. Il viaggio di “Tesori dal blu” sta per cominciare.