E’ la stessa Zagatti a spiegare il suo progetto che sta riscuotendo grande consenso ovunque: “Giocare sul gioco di parole “star bene/star bello”, mi permette di mettere l’accento su una ipotesi, quella dell’educazione al bello (che non è naturalmente insegnare cosa è bello e cosa è brutto), come necessità educativa per favorire e formare sensibilità e competenza emozionale. I bambini e i ragazzi hanno bisogno, oggi più che mai, di essere allenati alla sensibilità, all’ascolto, alla cura di sé e del mondo. Le arti aiutano a “fare” e a “stare” nell’esperienza dello sguardo e dell’ascolto. La danza aiuta a “fare” e a “stare” nell’esperienza del corpo con i sensi, con l’intelletto e con l’immaginazione. La danza educativa insegue primariamente lo sviluppo di autonomie espressive e creative: raccontarsi attraverso il movimento, significa trovare un modo alternativo per riconnettere, con soddisfazione, il proprio rapporto con il mondo”.
Studiosa, insegnante, artista di danza, nell’ambito delle sue ricerche Zagatti afferma da anni il valore formativo della danza e promuove una visione etico-estetica della corporeità in contesti sociali ed educativi a gruppi intergenerazionali, nuclei familiari, anziani, persone con diversa abilità. Svolge inoltre una diffusa attività d’insegnamento della danza a bambini e ragazzi e di formazione a educatori, insegnanti di danza, danzatori. Direttrice artistica a Bologna di Mousikè, presso la stessa struttura insegna danza creativa e composizione ed è responsabile del Corso per Danzeducatore® finalizzato alla formazione di operatori di danza per il contesto scolastico e di comunità. È presidente della DES – Associazione Nazionale Danza Educazione Società. E’ stata Professore a Contratto presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bologna per l’insegnamento di Teoria tecnica e didattica dell’attività motoria dell’età evolutiva e per i Laboratori di danza educativa e nel Corso di laurea specialistica in Discipline teatrali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Bologna per l’insegnamento Danza nelle pratiche pedagogiche, terapeutiche e comunitarie. In qualità di docente ha collaborato al progetto CODANCE, abitare corpi, abitare luoghi, realizzato a Torino dal Centro Regionale Universitario per la Danza “Bella Hutter”- Università degli Studi di Torino. Ha fatto parte del gruppo di lavoro di esperti incaricati dal MIUR di un’indagine conoscitiva nazionale relativa all’impianto strutturale dei Licei coreutici e musicali.
Da tempo collabora con il CID – Festival Oriente Occidente di Rovereto nella conduzione di laboratori e nella realizzazione di performance di danza di comunità per gruppi intergenerazionali. Ha collaborato, in qualità di assistente, al progetto “Vangelo Secondo Matteo” di Virgilio Sieni realizzato all’interno della Biennale Danza di Venezia. Tante le pubblicazioni al suo attivo.