Le dichiarazioni del pentito della camorra Schiavone, e le ulteriori notizie di rifiuti tossici che avrebbero contaminato i nostri territori, hanno determinato allarme e clamore.
Da un lato, si accusa terrorismo, perché ogni cosa sarebbe sotto controllo, dall’altro si decide di inviare l’esercito, di attivare verifiche e nuove indagini, di accertare le morti, i misteri, le denunce; e le cronache son piene, e roboanti le campagne di stampa.
Allarme o allarmismo che sia, il danno alla salute merita ogni scrupolo; e quello all’economia si è ormai consumato, se importanti prodotti come “Pomí” affermano il pomodoro del nord a scapito del nostro “San Marzano”, o se la Nato cura che non si beva la nostra acqua.
Ne deriva l’urgenza di agire, e il dovere di farlo per il livello istituzionale che compete.
In Consiglio Provinciale si discute la mia proposta, approvata all’unanimità senza distinzione di colore politico sia dalla Commissione Politiche Sociali che dalla Commissione Ambiente, di istituire ex art. 34 dello Statuto una commissione speciale, con ogni più ampio potere, costituita da consiglieri provinciali eletti a rappresentanza e quindi a difesa del popolo della provincia di Salerno.
Una commissione bipartisan, a costo zero, con incisivi poteri di indagine, con pubblicazione in tempo reale di tutti i verbali e di ogni atto sul sito istituzionale della Provincia.
Nelle intenzioni della mia proposta, la Commissione dovrà procedere ad ogni ricerca utile sia per la salute dei cittadini, con analisi del registro dei tumori, acquisendo atti e informazione presso l’Arpac e le ASL, e quindi richiedendo agli organi giudiziari ogni notizia possibile, riservando di costituirsi parte civile, contro chiunque; sia per la tutela dell’economia, attivando approfondite indagini sulla tracciabilità alimentare, e quindi tutelare i prodotti tipici della nostra terra, in particolare quelli del settore agro-alimentare, ittici, caseari, ortofrutticoli.
L’azione della Commissione dovrà inserirsi in una logica, finalmente, di sistema con gli altri Enti, sia di indagine che di tutela, in sinergia con Regione Campania e gli organi suoi propri –Arpac, ASL- , con utilizzo di banche dati finalmente comuni, e quindi provvedere con le nuove tecnologie a monitoraggi e mappature, dando una lettura di verità e di unitarietà.
Ne deriverà una situazione più chiara, in cui l’allarme verrà affrontato o l’allarmismo smascherato; istituendo, all’esito, per i prodotti della nostra terra, il bollino istituzionale di qualità, che attesti gli avvenuti controlli della Commissione di inchiesta e degli Organi competenti.
Un giusto impegno, per affrontare un problema esiziale, in un momento economico mai così drammatico; e una grande occasione, per invertire una maledizione antica della nostra gente, suddita e mai protagonista del proprio destino, affermando il primato delle Istituzioni e quindi della politica, quella non delle faide di potere ma di difesa della nostra terra, per cui sono le Istituzioni di governo del popolo della provincia di Salerno.
Antonio Cammarota, Consigliere Provinciale Gruppo Misto.