Ormai esistono talmente tanti tipi di termometri digitali diversi sul mercato che è diventato davvero difficile riuscire a scegliere quello più adatto alle proprie esigenze. Ogni modello ha il proprio modo di rilevare la temperatura, di trasmettere i dati e le proprie caratteristiche.
D’altro canto, però, è fondamentale usare il termometro più consono a seconda del tipo di applicazione, soprattutto quando ci si trova a lavorare in ambito industriale e in altri settori che richiedono alta precisione.
Nell’articolo di oggi vediamo quali sono i principali tipi di termometri digitali, come funzionano e per quali caratteristiche si distinguono.
Tipi di termometri digitali
Prima di tutto, partiamo con una panoramica dei diversi modelli di termometri digitali che si possono trovare nei negozi online e offline.
I termometri a sonda sono in assoluto i termometri digitali più comuni e possono essere usati per un’ampia gamma di applicazioni, soprattutto quelli muniti di sonde intercambiabili che permettono di impiegare un unico strumento per più tipi di controlli della temperatura.
I termometri a infrarossi sono i più adatti per le situazioni in cui è difficile rilevare la temperatura di una superficie o un ambiente attraverso contatto, soprattutto per ragioni di igiene, sicurezza o quando le temperature sono molto elevate. È necessario utilizzarli con attenzione e prendersene cura per ottenere letture accurate.
Esistono poi termometri Wi-Fi o USB che effettuano automaticamente le letture a intervalli programmati dall’utente e inviano i dati direttamente a un computer dove possono essere visualizzati, scaricati e condivisi. Questi sono più comunemente impiegati per letture ambientali, come la temperatura di un frigorifero/congelatore o la temperatura e l’umidità all’interno di una stanza.
Tipi di sensori
I termometri digitali possono essere muniti a loro volta di tre tipi diversi di sensori, ognuno dei quali funziona in modo leggermente diverso. Le termocoppie sono il tipo di sensore più popolare grazie all’ampio intervallo di temperature che possono misurare, alle letture veloci e al prezzo conveniente.
I sensori a termistore possono registrare intervalli di temperatura più ristretti e hanno tempi di risposta più lenti rispetto alle termocoppie, pur avendo un prezzo più elevato. Il loro vantaggio principale risiede nell’altissima precisione.
I sensori per termometri digitali più costosi sono i cosiddetti PT100. Sono simili ai termistori, ma possono misurare un intervallo di temperatura leggermente più ampio (sebbene non così ampio come le termocoppie) e assicurano la massima precisione.
Caratteristiche da considerare
Alcune applicazioni hanno meno vincoli di tempo, ma richiedono una precisione davvero elevata. Potrebbe essere necessario, ad esempio, conservare alcuni prodotti deperibili, come medicinali e vaccini, a temperature molto specifiche.
La precisione è indicata utilizzando il simbolo ±. Se un termometro digitale ha una precisione di ±0,5 °C, significa che le letture potrebbero essere 0,5 °C al di sopra o al di sotto della temperatura effettiva dell’oggetto o dell’ambiente che si sta misurando. Ad esempio, se si misura la temperatura dell’acqua bollente (100 °C) con un termometro con una precisione di ±0,5 °C, la lettura potrebbe essere compresa tra 99,5 °C e 100,5 °C e rientrare comunque nelle specifiche. Se la precisione del termometro digitale è la tua priorità, opta per un termometro con una precisione di ±0,4 °C o inferiore.
Altra caratteristica da tenere in considerazione per alcune applicazioni è la velocità di lettura del termometro. Ad esempio, quando si cucinano piatti particolari che possono facilmente cuocere troppo. La velocità è importante anche a livello industriale, come quando si eseguono molti controlli contemporaneamente.
Infine, l’intervallo di temperatura che può essere registrato dal termometro digitale che rappresenta la temperatura massima e minima che vorresti poter leggere con il tuo dispositivo. Alcuni termometri sono specializzati per temperature particolarmente alte o basse, mentre altri hanno un ampio range. Spesso i termometri digitali sono più precisi nelle letture intermedie rispetto a quando si trovano a misurare ai limiti alti e bassi del loro intervallo.