Il Centro Studi del Gruppo Tecnocasa ha misurato l’andamento storico dei prezzi delle abitazioni dal 2008 al 2014 (I semestre).
Nel 2008 la diminuzione dei prezzi è stata uniforme tra Nord e Sud, mentre il Centro ha accusato un calo più sensibile. Nel primo semestre del 2008, per la prima volta, iniziano a diminuire i prezzi anche al Sud.
Nelle altre realtà geografiche la contrazione era già iniziata nel 2007, anno che segna l’inversione del trend di crescita iniziato nel 1998. Le compravendite passano da 806 mila a 687 mila (-15%).
Il 2009 vede una performance simile tra Nord e Sud. Il Centro invece registra una diminuzione di prezzi meno forte avendo registrato nell’anno precedente una contrazione maggiore. Nel Sud Italia la disoccupazione e la presenza di molti lavori a termine contribuiscono alla diminuzione della capacità di spesa dei potenziali acquirenti e di conseguenza alla diminuzione dei prezzi degli immobili. Iniziano ad aumentare i tempi di vendita a causa del gap esistente tra domanda ed offerta.
Nel 2010 il comportamento del mercato immobiliare tra le diverse aree geografiche inizia ad uniformarsi, infatti, le variazioni percentuali dei prezzi sono abbastanza simili.
Nel 2011 la contrazione dei valori al nord inizia a diminuire. Al Sud ci sono più realtà che iniziano ad avere diminuzioni di prezzo a due cifre. Tra queste ci sono Caserta, Cosenza, Campobasso ed Enna.
Nel 2012 si toccano le diminuzioni di prezzo più elevate. La distanza tra le richieste dei proprietari e la capacità di spesa dei potenziali acquirenti aumenta sempre più e di conseguenza i prezzi immobiliari diminuiscono ancora. Sono sempre le abitazioni del Sud Italia a registrare la contrazione più forte dei valori.
Dal 2008 le abitazioni del Sud Italia hanno perso il 22,3%, quelle del Centro il 19,9% e quelle del Nord il 19,4%.
Nel 2013 i valori immobiliari continuano a diminuire, c’è una maggiore propensione dei venditori ad abbassare i prezzi e si intravedono i primi segnali di ripresa, testimoniati dalla ritornata voglia di acquistare la casa. Le regioni del Centro registrano il ribasso più importante.
Nel primo semestre del 2014 i prezzi sono ancora in ribasso, il Centro Italia soffre più del Nord e del Sud.
Le compravendite iniziano a dare i primi segnali di ripresa grazie anche ad un ritorno dell’erogazione di mutui da parte delle banche.
Il segmento della prima casa resiste bene mentre ci sono segnali di contrazione per la domanda ad uso investimento e per la seconda casa, a causa della maggiore pressione fiscale.
2008 | 2009 | 2010 | 2011 | 2012 | 2013 | I sem 2014 | |
Nord | -5,9 | -5,4 | -2,7 | -3,2 | -10 | -9,8 | -2,3 |
Centro | -7,4 | -2,7 | -2,8 | -4,1 | -11,4 | -10,7 | -4,5 |
Sud | -5,6 | -5,8 | -3,1 | -5,1 | -12 | -9,6 | -3,3 |