da Casa Babylon Teatro di Pagani riceviamo e pubblichiamo
Per qualche settimana sono andato in giro a chiedere cosa fosse secondo il mio interlocutore l’edificio che mostravo nella foto. Ho chiesto a circa 50 persone ovviamente non di Pagani e che con ogni probabilità non conoscevano il Teatro/Auditorium Sant’Alfonso.
Vi elenco le risposte:
– Un macello
– Una ex fabbrica
– Un museo
– Un cimitero
– Una cappella trionfale (???)
– Un ex capannone industriale adibito a attività culturali (mostre, associazionismo, corsi, ecc..)
– Un deposito ferroviario
– Una fabbrica di mattonelle
Solo uno, in Calabria, mi ha risposto: …” un teatro?…” con l’occhio vispo e il sorrisetto beffardo di uno che ha capito il tranello, per il fatto, sospetto, che aveva saputo quale fosse il mio lavoro.
Sono 7 anni che il Teatro/Auditorium Sant’Alfonso è stato inaugurato. E indipendentemente da cosa ne pensiate (bello, brutto, e tutte le possibili opposizioni…), il Teatro è un patrimonio culturale di cui dovremmo andare orgogliosi, che dovremmo coccolare e proteggere, per quel che rappresenta e esprime e per il moltissimo che potrebbe rappresentare; un centro di promozione, produzione e distribuzione culturale di importanza almeno regionale.
Allora… dopo 7 anni…. ci uniamo tutti a chiedere che possa avere un nome sulla facciata?
Una scritta, una insegna, così che possa essere riconosciuta la sua funzione?
A parte la tristezza….
Ma messo così, è come se testimoniasse la sciatteria, o qualcosa di peggio, della comunità che lo ospita.
Inoltre sappiamo che se non le nominiamo, le cose non esistono.
Facciamo esistere il Teatro Sant’Alfonso, e la sua esistenza farà più ricca la nostra identità e quella di un intero territorio.