Ha tutte le caratteristiche di un vero e proprio disastro ambientale quello rilevato nei giorni scorsi dalle guardie ittiche e da alcuni soci della FIPSAS (Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee). Il fiume Tusciano, già duramente provato dalla straordinaria siccità di questi mesi, subisce un forte calo di portata già a partire dal centro abitato di Battipaglia, ma a valle della diga d’irrigazione in Comune di Battipaglia, l’acqua letteralmente “sparisce”. In località Tavernola in questi giorni lo spettacolo è desolante. Il greto del fiume è completamente asciutto e in alcuni punti sono state ritrovate numerose anguille agonizzanti e pesci già morti.
“Siamo consapevoli che questa sarà una delle estati più siccitose degli ultimi decenni” afferma il dott. Alberto Gentile, consigliere nazionale della FIPSAS “eppure non è ammissibile che gli interessi privati, come quelli degli agricoltori, siano prevalenti sul bene collettivo delle risorse ambientali. Chi gestisce le derivazioni idriche dei corsi d’acqua è obbligato per legge a rispettare il minimo deflusso vitale e questo lo ribadiremo in ogni sede, iniziando dalla Procura della Repubblica a cui notizieremo nel dettaglio quanto accaduto perché questo disastro ambientale deve avere dei responsabili a cui saranno imputati i danni derivanti dalle loro scelte scellerate. Se queste sono le premesse, l’imminente stagione estiva sarà più calda del previsto. Tutte le nostre guardie saranno prioritariamente impegnate nell’accertamento dei reati ambientali; ogni diga, ogni ente di gestione pubblico o privato sarà controllato affinchè i nostri fiumi, il nostro patrimonio più importante, possa essere trasferito ai nostri figli”.