Due inedite creature marine abitano da circa una settimana la spiaggia di Pioppi. Si tratta di Kappa e Dalì, rispettivamente una tartaruga marina e un pesce mangia-rifiuti, a cura del collettivo Refuse Factory.
L’opera è stata presentata al pubblico lo scorso 20 luglio, in occasione dell’inaugurazione del quarto Festival della Dieta Mediterranea di Pioppi, organizzato da Legambiente in collaborazione con il Comune di Pollica, il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e la Regione Campania.
Kappa e Dalì sono due installazioni artistiche, pensate per sensibilizzare e coinvolgere in prima persona tutti coloro che si approcciano per la prima volta al tema del recupero e del riutilizzo di materiali di risulta. La loro funzione è quella di raccogliere materiali di scarto, quali sigarette esauste e plastica.
Le due opere di riciclo creativo sono state realizzate con materiali di risulta: la struttura con tondini di ferro, il rivestimento con rete metallica zincata a maglia esagonale e gli elementi decorativi con reti da pesca e rifiuti plastici.
«Siamo fieri di ospitare due creazioni dal valore sociale prima che artistico» commenta Valerio Calabrese, direttore del Museo e del Festival della Dieta Mediterranea «che intendono lanciare un messaggio forte e diretto sui danni dell’inquinamento marino e sull’importanza di ogni singolo comportamento virtuoso per contrastarlo».
La collaborazione con Refuse Factory si riconduce al tema dell’edizione 2019 del festival, “Cambiamenti”, che si declina, fra le altre cose, nella formulazione di idee e proposte per rendere il mondo più vivibile e sostenibile.
Inoltre, è in continuità con l’impegno degli organizzatori del festival per la tutela delle specie marine a rischio estinzione. Il Museo Vivo del Mare di Pioppi, infatti, ospita il Marine Turtle Centre, un centro di primo soccorso per le tartarughe marine, realizzato con i fondi del progetto europeo Tartalife e impegnato nel fare informazione sulla cattura accidentale e sulla nidificazione degli esemplari Caretta caretta.
Refuse Factory è un centro sperimentale di cooperazione e lavoro comunitario finalizzato al riuso e alla rigenerazione di materiali di scarto; un collettivo di ingegneri, architetti, artisti e upcyclers che ha unito le proprie forze ed esperienze per sensibilizzare alle problematiche ambientali, e in particolare al recupero e allo smaltimento etico dei rifiuti. La loro visione cerca di dare un nuovo significato e valore a quei materiali che sono solitamente visti come spazzatura e quindi scartati: loro li vedono infatti come risorse.