I giornali hanno descritto con dovizia di particolari uno squallido traffico di farmaci che coinvolgerebbe in Campania aziende farmaceutiche, funzionari regionali, amministratori pubblici e medici (anche se questi non risultano per ora, indagati).
Se i fatti denunciati, che hanno indotto la magistratura ad emettere provvedimenti restrittivi della libertà personale, fossero confermati, saremmo di fronte a situazioni di inaudita gravità.
Il Consiglio dell’Ordine dei Medici di Salerno ribadisce con forza l’esigenza di fronteggiare le difficoltà finanziarie della sanità campana soprattutto con un’azione politica e amministrativa rivolta a rimuovere le sacche di inefficienze e di sprechi (sembra un mantra, ma è così).
Non si dovrebbero neppure prendere in considerazione i problemi di malcostume e disonestà che, se e quando, “vengono” alla luce, debbono essere repressi con estrema severità senza guardare in faccia a nessuno.
Detto questo, ribadendo quanto andiamo ripetendo da anni, in Campania è indispensabile un’azione di profondo rinnovamento anche etico, che valga a riportare nell’alveo di una vera democrazia disagi, malesseri, squilibri anche territoriali, in una parola i tanti fattori di crisi.
E’ necessario ridistribuire le competenze, che vi sono a tutti i livelli, ripristinando il primato della meritocrazia sulle appartenenze politiche, esercitando un severo controllo sulla qualità della spesa pubblica.
Non si richiedono grandi cose, ma un ritorno alla normalità.
Fuori, con i fatti non con le parole, i partiti dalla gestione della Sanità.