De Luca: “Abbiamo recuperato un gioiello”
Torna a splendere il centro storico salernitano reso di uno dei patrimoni storico-artistici più rilevanti della città. Dopo circa tre anni di attese, sotto gli sguardi famelici di una folla copiosa, riaprono i battenti della Chiesa della SS. Annunziata. Restauro e valorizzazione: questi gli interventi realizzati e resi possibili nell’ambito del programma Più Europa Salerno – POR FESR Campania 2007/2013.
Un gioiello tutto salernitano la cui apologia ha inizio nella metà del XIV secolo. L’edificio costruito nel 1627, in sostituzione della vecchia chiesa di fine quattrocento, fu distrutto da un’alluvione, in seguito alla quale si resero necessari interventi di restauro ad opera di Ferdinando Sanfelice.
Severamente danneggiata durante i combattimenti dello sbarco di Salerno nel settembre 1943, parzialmente sommersa dall’alluvione del 1954 e interessata da numerose problematiche architettoniche, la Chiesa ha subito negli anni numerosi lavori di ripristino e restauro che hanno dato alla luce notevoli ritrovamenti. Ultimi i rinvenimenti di strutture di epoca altomedievale, probabilmente appartenenti a delle terme o a giardini.
Di rilevante importanza inoltre l’organo in legno datato 1880 in stile neogotico, opera dell’organaro Giovanni Battista De Lorenzi: tre tastiere in avorio ed una pedaliera di ventisette pedali, queste le sue caratteristiche.
Punto di incontro e condivisione per i salernitani, luogo di ricordi e fulcro della vocazione del Cardinale Renato Raffaele Martino, protodiacono di Santa Romana Chiesa, presente alla cerimonia di inaugurazione.
“E’ qui che è nata la mia vocazione. – ha sottolineato con grande emozione il Cardinale Martino – Quest’oggi ho fatto di tutto per essere presente e per partecipare con gioia alla gioia di questa inaugurazione che dobbiamo al Sindaco di Salerno che ha profuso tutta la sua energia per poter giungere a questo traguardo. Ringrazio tutti e vi invito a godere di questa gioia.”
Presente anche Mons. Luigi Moretti, Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, il quale ha sottolineato il valore della riapertura della Chiesa:
“Mi auguro che oltre la Chiesa edificio riusciamo a rendere bella allo stesso modo la Chiesa costruita dalle chiese vive che siamo noi. – queste le parole di Mons. Moretti – Siamo parte di una comunità, quella comunità chiamata a rendere visibile la presenza stessa del Signore. Cogliete questo dono frutto di crescita spirituale, umana e cristiana.”
Un dono reso possibile dalla profusione dell’amministrazione cittadina presieduta dal Primo Cittadino Vincenzo De Luca: “Dopo tre anni di lavori restituiamo alla città una delle chiese più belle, più cariche di storia a cui siamo legati con il cuore, luogo delle nostre giovani memorie. Abbiamo recuperato un gioiello.”
Recuperato anche il sagrato della Chiesa segno di civiltà e socializzazione. Non sono mancate le raccomandazioni del Sindaco: “Questo sagrato dà dignità e serve a far incontrare le famiglie. Raccomando ai cittadini la civiltà.”
In seguito agli interventi giunge l’attesissimo taglio del nastro sui battenti bronzei dell’edificio e fra i numerosi accorsi all’evento. Dopo la celebrazione eucaristica, i presenti hanno potuto ammirare la SS. Annunziata che è ora pronta a restituire le memorie e dare i natali alle nuove generazioni.