La Fnsi e il Sugc sono al fianco dei giornalisti de “La Città” di Salerno che lo scorso venerdì hanno proclamato lo sciopero per il mancato rispetto degli accordi sindacali siglati nello scorso gennaio con il Comitato di redazione. I colleghi, dopo una vertenza lunga e sofferta, per salvaguardare l’azienda hanno accettato numerosi sacrifici, prima con un accordo con il quale accettavano la riduzione dei loro stipendi, poi con la firma del contratto di solidarietà che ha imposto ulteriori tagli. Il Sindacato, in accordo con i colleghi del Cdr, agirà in ogni sede perché gli accordi firmati vengano rispettati.
IL DOCUMENTO DELL’ASSEMBLEA
L’assemblea dei redattori del quotidiano “la Città” ha deciso in data odierna la proclamazione di una giornata di sciopero, in segno di protesta per il mancato rispetto, da parte dell’azienda, degli impegni assunti contestualmente alla firma, lo scorso 16 gennaio, del contratto di solidarietà. In questi cinque mesi la redazione ha atteso vanamente che l’azienda assolvesse al regolare versamento dei contributi previsti a Inpgi, Casagit e Fondo complementare e che rendesse operativo il piano di rateizzazione per gli arretrati dovuti al Fondo complementare, somme detratte dalle buste paga dei giornalisti e tuttavia non versate all’istituto destinatario. Altrettanto disatteso è stato l’impegno a corrispondere gli stipendi entro la data del 15 di ogni mese, data successiva a quelle inizialmente previste e indicata lo scorso gennaio dalla stessa azienda perché fosse possibile garantire la certezza della data di accredito. Anche questa certezza è invece venuta meno già subito dopo l’accordo, nonostante le continue richieste e il documento di protesta inoltrato da questa redazione nello scorso mese di maggio, nell’estremo tentativo di mediazione.
L’assemblea non può quindi non stigmatizzare il mancato rispetto degli accordi sindacali, peraltro in un contesto in cui la redazione tutta non solo ha accettato il sacrificio dei contratti di solidarietà ma continua a garantire la qualità del prodotto osservando quotidianamente un orario di lavoro ben più ampio di quello previsto dal strumento contratto, svolgendo in alcuni casi mansioni che travalicano le singole qualifiche professionali. Rammarica che di fronte alla disponibilità dimostrata dalla redazione l’azienda prosegua in un atteggiamento di assoluta noncuranza rispetto alla mera richiesta di rispetto degli accordi e di garanzia dei diritti basilari. Domani (sabato 16 giugno) il giornale pertanto non sarà in edicola. L’assemblea, confermando lo stato di agitazione, dà mandato al Comitato di redazione di monitorare l’evolversi della vertenza e di valutare ulteriori iniziative a tutela dei propri diritti e della dignità del lavoro giornalistico.
L’assemblea dei redattori