Con il suo spettacolo “Sud” l’attore e regista di Grumo Appula Sergio Rubini solo pochi giorni fa ha fatto registrare il sold out nell’ultima uscita di Fiumicino (RM). Il famoso sceneggiatore è atteso mercoledì 10 agosto a Minori (SA), la città del gusto, per la seconda serata di anteprima di “Gusta Minori” (la kermesse enogastronomica promossa dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Andrea Reale, in calendario dal 26 al 28 agosto), cui ne seguiranno altre nelle prossime settimane con ospiti del calibro di Giancarlo Giannini e Maurizio Casagrande.
Lo spettacolo di Sergio Rubini, che sarà accompagnato al pianoforte dal maestro Michele Fazio, è a cura della Christian Merli Management, che ha organizzato tutte le anteprime della rassegna; tra queste, il concerto-spettacolo di Lina Sastri a Minori dello scorso 6 agosto: un enorme successo con una grande partecipazione di pubblico.
Rubini presenta le sue riflessioni originali sull’Italia del sud, partendo talora dai testi di Eduardo De Filippo o dalla lettura di un passo dei “Persiani” di Eschilo, incipit dello spettacolo. Il regista passa poi al racconto di Matteo Salvatore, un cantastorie vissuto nel buio periodo del dopoguerra e che ha fatto della sua miseria da “pane nero” la forza della sua poetica.
Eppure, dentro questo Sud abbandonato e senza luce, sulla scorta del grande filone intellettuale del meridionalismo, fiorisce la grande letteratura che proprio a Napoli ha avuto il massimo dell’espressione nell’opera di Eduardo: attore, sceneggiatore, poeta, regista e compositore che ha fatto di personaggi schiacciati dal fatalismo e dalla rassegnazione, non certo capaci di modificare la propria condizione, dei veri giganti con il coraggio di guardarsi dentro. Eroi del quotidiano che Rubini racconterà a modo suo per il pubblico di Minori. Per avere un’idea di questo spettacolo bisogna immaginare per un attimo di non essere seduti tra le file di una platea a teatro, ma nello scompartimento di un treno.
Un treno un po’ spericolato, perché a guidarlo è un attore ma anche un regista: un tizio magrino, il profilo puntuto, Sergio Rubini. Già altre volte in passato, ma solo sul grande schermo, Rubini ha raccontato al suo pubblico di treni, binari, piccole stazioni di posti sperduti. Il capotreno ci dice che il motivo del viaggio a cui stiamo partecipando è il sud, ma nemmeno lui sa dove arriveremo: al Sud? La destinazione è incerta e incerto è anche l’andamento del treno: sin da subito si ha la sensazione immaginaria di aver percorso grandissimi tratti spazio-temporali nell’arco di pochi minuti. Non resta che accomodarsi in platea dunque, presso il pontile delle guardie costiere, nella splendida cornice della costiera amalfitana e a due passi dal mare.