“Ogni anno sono più di 5000 gli studenti che vanno all’estero a studiare Medicina: il 50 % , dopo il primo anno, decide di tornare in Italia chiedendo il trasferimento grazie ai bandi comunitari, mentre gli altri decidono di continuare gli studi in quei paesi. Tutti arrivano alla laurea”. A ricordare le difficoltà che molti studenti italiani incontrano per superare i test di medicina è stato il dottor Nino Del Pozzo , Direttore Scientifico di “Tutor Medicina”: “Per 70000 iscritti ai test di accesso a Medicina ogni anno in Italia ci sono solo 10000 posti nelle Università. Molti per non rinunciare al proprio sogno, decidono di andare a studiare all’estero, soprattutto in Bulgaria e Romania. Con la nostra organizzazione “Tutor Medicina” in oltre dieci anni di lavoro abbiamo sosteniamo migliaia di studenti nel loro percorso di crescita con lo studio della Medicina. Molti mi definiscono un coach del mondo universitario all’estero, io mi considero solo un mentore che supporta famiglie e propri figli nella crescita formativa”- ha spiegato il dottor Del Pozzo, fondatore di “Tutor Medicina”, che ha anche scritto un libro “Studiare Medicina all’Estero” che fornisce gli spunti necessari per poter scegliere un percorso di eccellenza e per poter diventare un medico internazionale:” Sono riuscito a realizzare delle partnership con le più prestigiose Università di Medicina europee dove i test d’ingresso, che si svolgono quasi sempre in una data antecedente al test italiano, sono più semplici e si svolgono online da casa: ci sono meno domande e si ha più tempo a disposizione. Precisamente : 40 domande di biologia in 90 minuti ed altre 40 domande di chimica in altri 90 minuti”. Superati i test si frequenta l’università estera in presenza e si sostengono gli esami del primo anno: poi si decide se continuare o chiedere il trasferimento in una Università italiana:” I bandi sono comunitari e quindi c’ è più facilità per potersi trasferire in Italia. “Tutor Medicina” è costantemente in contatto con tutte le segreterie delle oltre 44 Università di Medicina pubbliche e private dislocate sul territorio italiano al fine di dare agli studenti una concreta possibilità di mobilità a livello europeo. Ogni anno in Italia ci sono circa 40/44 bandi di trasferimento. Lo studente italiano ha gli stessi diritti e garanzie in ogni Paese dell’Unione Europea e deve sentirsi libero di poter tornare quando vuole nel proprio paese senza perdere il percorso universitario svolto”. L’imprenditore salernitano ha anche spiegato che il sistema universitario degli altri paesi è diverso da quello italiano:” Le Università di Medicina in Bulgaria, ad esempio, utilizzano un programma innovativo di apprendimento basato sui problemi , sviluppato dalla Mc Master University di Hamilton, Ontario, Canada. Già dal primo anno del primo semestre è previsto che gli studenti indossino il camice bianco e che gli studenti svolgano attività pratico – laboratoriali come le visite ai pazienti in ospedale, lo studio anatomico degli organi, la sezione e o dissezione di un corpo. Anche il rendimento degli alunni è in media migliore, rapportato all’Italia, poiché ogni studente viene seguito con scrupolo e meticolosamente dai docenti grazie alle composizione delle classi che sono formate da un numero di 8/12 studenti”. Avanzati anche i macchinari presenti in queste università:” I docenti e di conseguenza gli alunni, possiedono macchinari necessari per essere più all’avanguardia: in Italia c’è un microscopio per venti studenti. in Bulgaria c’è un microscopio per ogni studente. Ci sono anche macchinari in 3D come l’Oculus che consente allo studente di entrare nel corpo umano e robot come il “Da Vinci” con i quali si operano i pazienti in laparoscopia“. Fondamentale lo studio della lingua inglese con cui si sostengono gli esami scritti e orali: ” Consigliamo sin da subito una buona preparazione supplementare per chi parte con una base normale”. I costi non sono elevati: ” Le tasse per le iscrizioni annue si attestano intorno agli ottomila euro e il costo della vita all’estero è molto più basso che in Italia”. Il titolo di laurea magistrale in medicina preso in un’Università dei paesi membri della Comunità Europea è valido in tutto il territorio europeo: ” Per direttive europee il Ministero della Sanità italiano deve riconoscere massimo entro 90 giorni il titolo universitario conseguito in università europea”. Secondo il dottor Del Pozzo chi studia all’estero ha una marcia in più: “ Oltre a diventare un’eccellenza in Medicina. diventa un Rottweiler!”.
Aniello Palumbo.